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Cronaca

Verdi e M5s compatti: "No all'E55, fa gli interessi dei cantieri"

Verdi e Movimento 5 Stelle mettono in fila una lista di argomentazioni contro l'E55. Si va dallo sfruttamento del territorio alla trasformazione in autostrada

"Gli amministatori locali del PD e gli uomini del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti del governo Monti sono attivissimi: vogliono realizzare il progetto autostradale Orte-Cesena-Mestre, una infrastruttura ad elevato impatto ambientale inserita dal Governo Monti fra le opere prioritarie da realizzare in “progetto di finanza”". Questa la tesi sostenuta da Davide Fabbri dei Verdi.

"Le responsabilità politiche e finanziarie di questa operazione sono chiare: chi vuole realizzare politicamente questa nuova autostrada? Pd e il Pdl, uniti in matrimonio politico per uno “sviluppo insostenibile” a favore della mobilità su gomma. Il progetto prevede la realizzazione dell’autostrada Orte – Cesena - Mestre mediante il ricorso alla “finanza di progetto” con i privati. L’Anas ha scelto il raggruppamento di società composto da Gefip holding legato al parlamentare europeo del Pdl Vito Bonsignore.
Chi appoggia finanziariamente l'intera operazione? Fra le tante banche coinvolte, la Cassa di Risparmio di Cesena è una delle più attive".

"La nostra opposizione è radicale - aggiunge Fabbri -. Questa nuova autostrada provoca gravi danni ambientali a carico di importanti zone di interesse storico, paesistico, ambientale. Comporta un elevato consumo di suolo, per la maggior parte libero, e il frazionamento di numerosi fondi agricoli. Favorisce la cementificazione delle aree libere attraversate o adiacenti agli svincoli. Privilegia ancora una volta il trasporto su gomma a scapito di quello ferroviario e marittimo, più sostenibili. E’ una infrastruttura inutile in quanto i flussi di traffico attuali e futuri che interessano la SS 309 Romea e la E-45 non giustificano in alcun modo la costruzione di un’altra autostrada che diventerebbe di fatto un doppione della A-1 e della A-14/A-13.
E’ inoltre un enorme spreco di denaro: con quasi 10 miliardi di euro (di cui 1,5 miliardi pubblici e 7,8 miliardi anticipati dai privati) l’Autostrada Orte-Cesena-Mestre è un'opera costosissima. Meno della metà dei soldi destinati a tale arteria sarebbero sufficienti per sanare il dissesto idrogeologico italiano".

Concordi gli esponenti del Movimento 5 Stelle di Cesena che sul loro sito scrivono: "Il tratto di strada Orte-Ravenna è stato completato appena nel 1996, ora andrebbe realizzata l’ultima tratta, la Ravenna-Mestre. Analizzando i dati che la Regione ci fornisce (https://mobilita.regione.emilia-romagna.it/strade/sezioni/il-contesto-di-riferimento/flussi-autostradali/flussi-autostradali-tratte-elementari) si evince come il trasporto su gomma e il traffico autostradale siano già in forte diminuzione (e non è utopistico pensare che con l’aumento dei costi dei carburanti possa diminuire ancora nei prossimi anni). Inoltre, cosa che non si mette in evidenza, è che contestualmente all’allungamento della E45 fino a Mestre dovrebbe avvenire la riqualificazione della stessa come Autostrada, inevitabile tributo da pagare (ai privati) per poterne finanziare i lavori di ampliamento".

"La privatizzazione della E45 con chiusure di 2 uscite ogni 3, per consentire l’installazione di caselli e tratte a pagamento, porterebbe a nostro avviso un disagio economico intollerabile che non può essere sottovalutato. Anni di cantieri non è difficile immaginare come possano riversare buona parte del traffico sulla vetusta provinciale, la quale necessiterebbe di nuovi investimenti manutentivi molto onerosi e soprattutto tutti a carico di comuni e provincie".

"Al contempo, la tratta già esistente, soprattutto quella che attraversa le provincie di Forlì-Cesena e di Ravenna, ha immediato bisogno di manutenzione straordinaria. Ma non è certo con la defiscalizzazione dei lavori che si possono trovare le risorse necessarie agli interventi richiesti. Semmai è attraverso un controllo capillare delle gare di appalto e un controllo accurato dell’esecuzione dei lavori (tristemente nota la vicenda di fondi autostradali di infima qualità costruiti anche con rifiuti tossici). Ristrutturare bene il tratto esistente comporterebbe un risparmio e una utilità maggiore".

"Le imprese - concludono - non hanno affatto desiderio di una nuova autostrada, al contrario di quanto sostiene il Pd Cesenate, semmai vorrebbero la E45 esistente priva di pericolose buche e avvallamenti. Siamo quindi favorevoli a investimenti per il miglioramento della rete locale già esistente, ma vediamo come rischioso e poco lungimirante investire su una nuova rete autostradale, concepita evidentemente allo scopo di rilanciare i cantieri, piuttosto che asservire alle reali necessità del territorio".

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