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Cronaca Sarsina

Coltivava marijuana nel bosco, aveva in casa oltre 3mila semi di canapa

I militari del Corpo Forestale di Sarsina, coadiuvati dai colleghi dei comandi di Santa Sofia e Mercato Saraceno, hanno arrestato un cinquantenne residente a Sarsina per reati connessi alla coltivazione ed allo spaccio di sostanze stupefacenti

I militari del Corpo Forestale di Sarsina, coadiuvati dai colleghi dei comandi di Santa Sofia e Mercato Saraceno, hanno arrestato un cinquantenne residente a Sarsina per reati connessi alla coltivazione ed allo spaccio di sostanze stupefacenti. L’attività di indagine si è sviluppata dopo che nelle settimane scorse erano state individuate da parte dai militari in servizio di perlustrazione e controllo del territorio alcune piante di canapa indiana in una zona boscata non distante dal centro abitato.

Le piante, occultate nel fitto della vegetazione, sono state identificate come appartenenti alla specie Cannabis indica, pianta dalla quale si ottengono hashish e marijuana. Dopo aver eseguito accertamenti info-investigativi e successive attività di appostamento condotte anche in abiti civili nel corso di più giornate e nottate, il personale del Corpo Forestale dello Stato è stato in grado di risalire all’identificazione del responsabile della coltivazione.

La droga sequestrata

I fatti sono stati segnalati alla Procura di Forlì la quale, in considerazione del quadro investigativo e delle fonti di prove raccolte, ha autorizzato la perquisizione dell’abitazione e delle relative pertinenze della persona indagata. La perquisizione ha avuto inizio nelle prime ore della mattinata odierna presso l’abitazione dell’indagato ed ha visto il prezioso supporto dell’unità cinofila della Guardia di Finanza intervenuti con il preciso compito di trovare eventuali presenze di sostanze stupefacenti occultate e non facilmente individuabili al personale operante.

Le operazioni di perquisizione, condotte insieme dal personale del Corpo Forestale dello Stato e dai militari della Guardia di Finanza di Cesena, hanno permesso di rinvenire cospicuo materiale legato alla coltivazione ed allo spaccio di sostanze stupefacenti. Nel dettaglio sono stati rinvenuti e posti sotto sequestro penale 27 sacchetti con marijuana per un totale di circa 190 grammi pronti per lo spaccio; un bilancino di precisione per il confezionamento delle dosi; vari sacchetti di plastica per il confezionamento delle dosi; 3272 semi di Cannabis indica (marijuana) conservati in contenitori vari da impiegarsi per nuove coltivazioni e 850 euro in contanti.

Il rinvenimento del materiale a seguito della perquisizione ha contemplato la commissione del reato di produzione e detenzione illecita di sostanze stupefacenti, che prevede la pena della reclusione da 6 a 20 anni e con la multa da 26mila a 260mila euro, oltre all’arresto in flagranza per i responsabili di tale delitto. L'indagato, dopo la stesura degli atti di polizia giudiziaria, è stato accompagnato alla Casa Circondariale di Forlì in stato di arresto in attesa di processo.

"L’attività condotta denota il successo dell’incisiva azione di controllo del territorio da parte del Corpo Forestale dello Stato attraverso la quale è possibile contrastare all’origine fenomeni criminosi quali sono quelli della coltivazione di particolari specie di piante per ottenere le sostanze stupefacenti - evidenzia la Forestale -. Inoltre è da evidenziare come la sinergia avvenuta in stretta collaborazione tra Forze di Polizie, ovvero Corpo Forestale dello Stato e Guardia di Finanzia, evidenzi al meglio lo spirito di coordinamento e reciproco interscambio di competenze ottimizzate nel contrasto all’illegalità".

Il Corpo Forestale dello Stato "rimane impegnato costantemente in ambito nazionale nel controllo del territorio al fine di individuare eventuali piantagioni di Cannabis indica, realtà che in contesti favorevoli per condizioni di clima e suolo costituiscono una preoccupante forma di illegalità che contribuisce ad alimentare il consumo di droghe. Anche nella provincia l’attività di controllo del territorio proseguirà al fine di prevenire e/o reprimere eventuali realtà legate alla coltivazione di piante da cui ricavare sostanze stupefacenti anche per stroncare fin dall’inizio i fenomeni di coltivazione e produzione di droga".

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