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Cronaca

La Conad si appresta a sbarcare nel nuovo Foro Annonario

Chi trova un commerciante del Foro Annonario soddisfatto dal progetto di ristrutturazione è bravo. Il nuovo che avanza non è visto di buon occhio da chi da anni era abituato a gestire la propria attività al Mercato Coperto

Chi trova un commerciante del Foro Annonario soddisfatto dal progetto di ristrutturazione è bravo. Il nuovo che avanza non è visto di buon occhio da chi da anni era abituato a gestire la propria attività all'interno degli spazi, un po' angusti bisogna dirlo, del Mercato Coperto. L'amministrazione comunale sta per partire con i lavori di ristrutturazione per fare di quello spazio il motore del rilancio del centro storico. Meno di una settimana e i banchi della frutta, della carne, dei fiori si divideranno tra Piazza Aguselli e nei pressi di San Domenico.

Nel progetto, il nuovo Foro Annonario è sicuramente moderno, un misto tra un centro commerciale di ultima generazione e l'aeroporto di una metropoli. Con l'aggiunta di uno palco per esibizioni, di una parte soppalcata e del mosaico che attualmente si trova nella sala del protocollo di Palazzo Albornoz. I lavori e la gestione sono affidati al consorzio Clafc che ha pronti i prezzi per l'affitto. Sono stati resi noti in esclusiva dal Corriere di Romagna.

Per gli ambulanti, che hanno diritto di prelazione, la tariffa oscilla fra i 200 e i 220 euro al metro quadrato, oltre alle spese condominiali. I negozi pagheranno qualcosa più di 250 euro, mentre per i pubblici esercizi la spesa sarà di poco inferiore ai 300 euro al metro. Un elemento nuovo è lo spazio (250 mentri quadrati) che sarà occupato da un punto vendita Conad del ramo Sapori e dintorni. Un ospite che non è visto di buon occhio dai negozianti storici che sono scoraggiati.

“Ho l'attività qui da venticinque anni – commenta una signora dietro il banco – chi me lo fa fare a spostarmi nuovamente dopo due anni di lavori e dover affrontare una spesa di gran lunga superiore a quella che sto sopportando ora?”.
Sono in molti a pensarla come la signora. Basta fare un giro tra i commercianti per trovare altri spunti. “Tutti i soldi che hanno speso per fare le casette li potevano investire qui e dare una sistemata al posto. Sarebbe stata una soluzione con una spesa minore e con un risultato più che soddisfacente” commenta un altro.

il mercato coperto


“Non posso tornare qui a 60 anni suonati e avere come diretto concorrente la Conad. Non sono incentivato. Forse quelle casette le hanno fatte per spingerci a lasciarci li...” allude una signora. C'è anche il caso del negozio di macelleria Ambrosini che è troppo grande per trovare posto nei nuovi edifici. “Sono qui da oltre cinquanta anni – commenta Ambrosini – e ora non avrò più un posto. Le alternative che mi hanno proposto dal Comune non sono state soddisfacenti”.
 

 

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