Cesena, l'on. Di Maio chiama l'Agenzia delle Entrate: "Lo sport è l'identità di una comunità"
“Nessuno me l’ha chiesto e non ho certo intenzione di indurre i funzionari pubblici ad aggirare le norme; ma ho voluto ugualmente far presente tutte queste cose all’Agenzia, cui spetta la decisione finale"
A dare una mano al Cesena è anche Marco Di Maio, deputato romagnolo del Pd. In questo momento in cui il pallino è in mano all'Agenzia delle Entrate – che martedì pomeriggio ha bocciato il piano di ristrutturazione del debito dell'AC Cesena – una telefonata, nel rispetto dei ruoli diversi, non può che giovare, per ricordare il valore, l'immagine che inevitabilmente una squadra, che reca il nome di tutta una città porta con sé.
Scrive Di Maio: “Ho fatto una telefonata all’Agenzia delle Entrate oggi. Evitare il fallimento di una società è sempre uno sforzo che vale la pena di compiere, perché gli effetti prodotti da questi eventi hanno un impatto economico e sociale a volte molto peggiori di quel che si pensa. Ciò sarebbe amplificato all’ennesima potenza per il Cesena Calcio, che sta trattando con l’Agenzia un piano di rientro dei debiti fiscali accettabile per entrambe le parti. Sarebbe sbagliato chiedere di assolvere i responsabili di questa situazione, di non tenere conto degli errori commessi, di non procedere nei confronti dei singoli che hanno causato la crisi: una volta accertate le colpe, si perseguano con la severità dovuta e con le norme previste tutti quelli che hanno sbagliato”.
Distingue però Di Maio: “Altra cosa, però, è trattare una società che ha un valore tutto proprio, perché tutti sanno in Romagna (e non solo) cosa significa il Cesena calcio, con i suoi 78 anni di storia,di passione, di tifo, di fede calcistica. Lo sport contribuisce a costruire l'identità di una comunità e il Cesena Calcio ha avuto sicuramente un ruolo nel determinare quella dei romagnoli”.
Conclude Di Maio: “Nessuno me l’ha chiesto e non ho certo intenzione di indurre i funzionari pubblici ad aggirare le norme; ma ho voluto ugualmente far presente tutte queste cose all’Agenzia, cui spetta la decisione finale tramite i propri uffici provinciale e regionale in piena e assoluta autonomia. Una mia libera iniziativa, che probabilmente non influenzerà il corso degli eventi in un senso o nell’altro, ma che da parlamentare della Romagna ho sentito il dovere di intraprendere”.