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Cronaca

Bomba sotto l'auto, fermato il sospetto attentatore. Ha 41 anni

Proseguono frenetiche le indagini del Commissariato di Polizia per fare chiarezza sull'evento che mecoledì sera ha sconvolto la famiglia Andreucci

Proseguono frenetiche le indagini del Commissariato di Polizia per fare chiarezza sull'evento che mecoledì sera ha sconvolto la famiglia Andreucci. Una bomba infatti è stata piazzata sotto l'auto, intestata al padre Vincenzo, ma usata dal figlio Emanuele, un avvocato penalista di 37 anni. Le indagini delle forze dell'ordine hanno puntato subito in una direzione. Gli uomini del Commissariato hanno fermato un uomo di 41 anni, già noto alle forze dell'ordine, per fatti legati alla sua tossicodipendenza. Si chiama Simone Maraldi

Al momento l'uomo è stato sottoposto a fermo di polizia giudiziaria e trasferito in carcere a Forlì a disposizione del Pubblico Ministero che cura le indagini. Indiscrezioni dicono che l'uomo sia  uno dei clienti del giovane avvocato e che, proprio nella giornata in cui è successo il fatto, tra i due ci sia stato un alterco, ma ancora non è dato sapere con certezza il motivo che abbia portato ad un gesto di tale efferatezza.+

Dalle prime indagini svolte dai poliziotti, sembrerebbe che il gesto criminale sia stato posto in essere dal fermato per risentimento contro l’avvocato, scaturito da questioni relative al modo in cui il legale avrebbe difeso i suoi interessi in un contenzioso civile con altri.

Intimidazione ad un avvocato di Cesena



L'atto intimidatorio infatti poteva creare una vera e propria strage visto che l'ordigno conteneva oggetti, si pensa a bulloni, tali da creare un danno maggiore e quindi  non  più ristretto alla vettura, una Zafira. Infatti è emblematico il caso di una Megane parcheggiata a circa venti metri di distanza. Il suo lunotto, nell'esplosione, è andato in frantumi e nel retro dell'auto ci sono tre buchi nella carrozzeria. Per fortuna alle 19, ora del fatto, nessuno passava di lì e non si contano feriti.

Il reparto della scientifica del Commissariato sta effettuando le perizie per identificare la natura e la fattezza dell'ordigno esploso in via Turchi, dove l'avvocato ha lo studio. Sul caso indaga anche la Squadra Mobile.

Dalle prime indagini svolte dai poliziotti, sembrerebbe che il gesto criminale sia stato posto in essere dal fermato per risentimento contro l’avvocato, scaturito da questioni relative al modo, da quegli ritenuto non corretto, in cui il legale avrebbe difeso i suoi interessi in un contenzioso civile con altri.

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