Attivisti scendono in piazza contro lo sfruttamento degli animali

La settimana scorsa è iniziata con la viva protesta degli animalilsti contro la macellazione del maiale che l'Agraria proponeva in chiave didattica e si chiude con un presidio informativo di un gruppo di attivisti in centro. “Avevamo l'opportunità di far sentire la nostra voce e divulgare informazioni e non ci siamo tirati indietro”, ha detto un'attivista mentra, sulle spalle, regge un cartello con la scritta: “Basta sangue”. Erano circa una decina, slegati da associazioni, ma appartenenti al gruppo “Essere animali”.

Erano fuori da Palazzo del Capitano  per promuovere il rispetto degli animali a tutto tondo con una impronta vegana: escludere la carne animale dalla propria alimentazione. Non fanno parte della Lega Anti Vivisezione (Lav), ma appoggiano il gruppo essere animali(essereanimali.org). Sul sito sono descritte alcune linee guida del gruppo. Si legge: “Rifiutiamo di consumare e acquistare prodottiche implicano lo sfruttamento, la segregazione e la morte di animali.[…] Abbiamodeciso di impegnarci per portare alla luce molti aspetti del nostromondo che troppo spesso vengono tenuti nascosti: dalle torture a cuisono costrette innumerevoli specie animali, agli abusi sugli ambientinaturali perpetrati dallo stile di vita umano e civilizzato in ogniangolo del pianeta”.

Pare proprio che il Palazzo del Capitano sia il luogo preferito per far sentire le voci fuori dal coro. Un po' come lo speaker's corner di Hyde Park a Londra. Verso sera è stato il turno dei ragazzi dello “spazio libertario Sole Baleno” che hanno attirato l'attenzione su temi contro il consumismo a tutto tondo. Era impossibile non notarli visto che avevano inscenato una ricostruzione del presepe di sicuro effetto. Sia creativo che comunicativo.

voci fuori dal coro