"All'esterno della chiesa ci sarà un momento di preghiera cristiana e musulmana", attesa per l'ultimo saluto a Yahya
"Appena possibile faremo un momento di preghiera, cristiana e musulmana, per ricordare il bambino che aveva anche frequentato il nostro centro estivo. Poi lo porteremo al cimitero"
Tutta Cesena, ed in particolare la comunità di Villachiaviche, si è stretta attorno alla famiglia di Yahya Djerir, il bambino di 7 anni che ha perso la vita lunedì pomeriggio in un tragico incidente in bicicletta lungo via Cervese. Si attende l'ok della magistratura per l'ultimo saluto e la sepoltura di Yahya, dopo che è stata disposta l'autopsia sul corpo del bambino, per meglio ricostruire la dinamica di questa tragica fatalità. Tanti messaggi di affetto e cordoglio per il bimbo che frequentava la scuola elementare Munari di Sant'Egidio ed aveva una grande passione per il calcio, come ha ricordato in un toccante post la Polisportiva Rumagna Calcio. Martedì anche il Cesena ha tributato un messaggio per la piccola vittima, finita sotto le ruote di un autobus: "Il Cesena FC si unisce all’immenso dolore dell’intera comunità cesenate, della Polisportiva Rumagna e, soprattutto, della famiglia del piccolo Yahya che una tragica fatalità ha prematuramente strappato alla vita. Ciao Yahya".
La città tributerà un commosso ultimo saluto al bambino di origine tunisina, morto dopo essere stato schiacciato dal bus. Al momento nei confronti dell'autista non è stata formulata alcuna accusa. La famiglia di Yahya è di fede musulmana, ed attende il nullaosta per il funerale, sicuramente, come spiega Don Daniele Bosi, parroco di Villachiaviche, "non appena ci sarà il via libera per la sepoltura organizzeremo un momento di preghiera all'esterno della nostra chiesa di San Giuseppe Artigiano o nello spazio del campo sportivo". Quel campo sportivo della parrocchia che il bambino frequentava inseguendo la sua passione per il calcio: "E' una famiglia integrata, prima vivevano a Pievesestina e poi si sono trasferiti a Villachiaviche, Yahya veniva a giocare al campo, come Caritas aiutavamo i genitori. Appena possibile faremo un momento di preghiera, cristiana e musulmana, per ricordare il bambino che aveva anche frequentato il nostro centro estivo. Poi lo porteremo al cimitero. Proprio stamattina (mercoledì) ho incontrato il papà di Yahya insieme al Vescovo, è molto scosso e ci ha detto che probabilmente il figlio in bici ha toccato il muricciolo prima di cadere, è successo tutto in un decimo di secondo".
