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Cronaca

Cesena continua a essere multietnica: ma il numero di residenti stranieri è in calo

A seguire, gli interventi dei Gruppi consiliari. A tirare le conclusioni sarà il sindaco Paolo Lucchi

Cesena continua a essere multicolore e multietnica, anche se nel 2016 il numero degli stranieri residenti è diminuito del 4%, scendendo per la prima volta dopo alcuni anni sotto quota 9000. Al 31 dicembre scorso i cesenati con passaporto non italiano erano, infatti, 8.974 (4.044 maschi e 4.903 femmine), contro i 9.329 del 2015. A indicarlo il dossier dedicato alla popolazione straniera messo a punto dall’Ufficio Statistica del Comune di Cesena, che come di consueto nei primi mesi dell’anno predispone una serie di analisi sui fenomeni più rilevanti relativi all’andamento demografico della città.

"E’ almeno dal 2000 che Cesena si trova a fare i conti con un consistente flusso di immigrati, che ha conosciuto il suo picco nel 2013, quando gli stranieri iscritti all’Anagrafe erano 9.784 - riferisce il sindaco Paolo Lucchi -. Dall’anno successivo la popolazione straniera di Cesena risulta in diminuzione, e le cause sono molteplici. Ci sono i trasferimenti in altre città o altri Paesi, i ritorni in patria, le cancellazioni per irreperibilità, ma anche i  riconoscimenti di cittadinanza italiana: nel 2016 sono stati 350, mentre nel 2015 sono stati addirittura 503. Questo significa che negli ultimi due anni più di 800 uomini e donne nati in altre parti del mondo sono diventati italiani e cesenati a tutti gli effetti. Questo contribuisce a rendere la comunità più variegata e plurale rispetto al passato: si tratta di una trasformazione profonda, che non riguarda solo la nostra città, ma l’intero Occidente. Ad acuire questo quadro, ci sono le situazioni di guerra e povertà che martoriano molti Paesi non troppo distanti da noi, con i continui arrivi sulle coste italiane e greche, e anche Cesena ha fatto la sua parte accogliendo gruppi di profughi. Ora, di fronte a questo quadro, possiamo decidere di negare l’evidenza, far finta di niente; oppure possiamo cercare di capire il fenomeno e di approntare risposte in grado di favorire e governare la convivenza in una società che, ci piaccia o no, è già multietnica. Proprio per questo è stato deciso di svolgere un Consiglio comunale aperto dedicato a riflettere sulle ragioni e le modalità dell’accoglienza dei migranti a Cesena. Accadrà il prossimo 16 marzo, quando rappresentanti delle istituzioni, del volontariato e degli stessi migranti si ritroveranno insieme ai gruppi consiliari per discutere di questi aspetti".

Il consiglio comunale aperto sarà articolato in tre parti. Dopo l’introduzione di Andrea Pullini, presidente del Consiglio comunale, una prima fase sarà dedicata a fare il punto della situazione locale e nazionale, con gli interventi di Antonio Giannelli, presidente della Commissione territoriale per il riconoscimento della protezione internazionale di Bologna; Simona Benedetti, assessore ai servizi per le persone; Antonio Massa, vicario del Prefetto di Forlì-Cesena. Ci si concentrerà, poi sull’accoglienza a Cesena. In scaletta gli interventi di Alen Balzoni, presidente Asp Cesena Valle Savio; Israel De Vito, Governatore Misericordia Valle del Savio; Paolo Brunetti, presidente Arci Solidarietà; Daniele Severi, Associazione Papa Giovanni XXIII; Cinzia Pieri, operatore sociale; Soumahro Issa, richiedente protezione internazionale; un rappresentante del  Comitato Futuro Borello; Anastasia Macini, Comitato Romagna Migrante. A seguire, gli interventi dei Gruppi consiliari. A tirare le conclusioni sarà il sindaco Lucchi.

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