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Cronaca

Amianto, ancora 11 strutture da bonificare nel cesenate

È quanto prevede una delibera approvata dalla Giunta regionale nell’ambito del Piano di azione ambientale 2011-2013, il principale strumento regionale per la salvaguardia dell’ambiente e la crescita sostenibile

Ammontano a 7,6 milioni di euro le risorse stanziate dalla Regione per finanziare un pacchetto di azioni (rimozione dell’amianto; estensione della mobilità ciclo pedonale ed elettrica; verde pubblico per il recupero di aree urbane degradate; riduzione della produzione di rifiuti, grazie a sagre e feste paesane a impatto zero) su tutto il territorio emiliano-romagnolo, che verranno rese disponibili nei prossimi mesi attraverso singoli bandi rivolti ai Comuni.

È quanto prevede una delibera approvata dalla Giunta regionale nell’ambito del Piano di azione ambientale 2011-2013, il principale strumento regionale per la salvaguardia dell’ambiente e la crescita sostenibile. La quota più rilevante di risorse, ben 3,5 milioni di euro, va alla rimozione dell’amianto, a partire dalle scuole. Una priorità dovuta anche alla necessità di non rallentare l’azione di risanamento avviata ormai da alcuni anni su tutto il territorio regionale, nonostante le difficoltà pesanti della finanza locale. Infatti, dopo aver approvato, nel dicembre 1996, il "Piano Regionale di protezione dall’amianto", la Regione Emilia-Romagna, dal 2005, è impegnata nella mappatura del territorio.

In particolare, sono stati censiti gli impianti industriali non ancora bonificati, i siti dismessi e le aree con presenza di amianto naturale, gli edifici pubblici o privati aperti al pubblico (ad esclusione degli uffici della pubblica amministrazione, di quelli residenziali, degli edifici industriali e agricoli e delle loro pertinenze) interessati dalla presenza di amianto. L’attività di bonifica per rimozione completa del materiale contenente amianto, al 30 settembre 2011, su un totale di 1198 siti mappati nel 2005, ha riguardato 586 siti.

“Si tratta di un buon risultato, – commenta Damiano Zoffoli, Presidente della Commissione Territorio Ambiente Mobilità della Regione Emilia-Romagna – ma c’è ancora molto da fare, poiché sono 612 (50 dei quali nella nostra Provincia) i siti censiti in cui è presente l'amianto, da rimuovere con maggiore o minore urgenza in base al quantitativo di polveri killer. Anche perché la maggior parte di questi immobili è costituita da scuole e ospedali, frequentati per la maggior parte da fasce deboli come bambini, anziani e malati. Stanziando queste risorse la nostra Regione fa una scelta ben precisa: mettersi al fianco dei Sindaci, per aiutarli a proseguire nella loro opera di bonifica degli edifici pubblici, con presenza di amianto friabile e/o compatto nelle coperture e nei materiali interni degli edifici stessi, anche considerando che l'amianto rimosso va smaltito in maniera propria, per via della sua estrema volatilità e pericolosità. Un impegno finanziario che si somma agli oltre 13 milioni di euro, messi a disposizione solo alcuni mesi fa, che consentiranno alle oltre 200 aziende vincitrici del bando (di cui 17 nella Provincia di Forlì-Cesena) di rimuovere l’amianto dai luoghi di lavoro, rendendoli così più salubri e sicuri”.

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