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Cronaca

Sviluppo del centro storico, Confartigianato: "Si prenda l'esempio di Eataly a Forlì"

"Per quel che riguarda l'accessibilità a centro e parcheggi - aggiunge Placuzzi - serve un piano di comunicazione e instradamento degli automobilisti"

La direzione di Confartigianato cesenate ha incontrato il neoassessore al comune di Cesena Lorenzo Zammarchi per un primo incontro informale in cui si è augurato a Zammarchi buon lavoro confermando l'apertura al confronto della associazione e la piena disponibilità alla collaborazione, rimarcata reciprocamente anche dall'assessore. Un promo approccio positivo e benaugurante per il futuro.
L'occasione è stata propizia anche per consegnare al neoassessore un documento con alcune proposte  per promuovere lo sviluppo delle imprese, in vista di futuri incontri e confronti. "In questo documento – rimarca il vicesegretario Giampiero Placuzzi – viene affrontato anche il tema del centro storico. Rimarchiamo che Zona A,  con la guida dell'ex assessore Dionigi, ha svolto un buon lavoro e avanziamo alcune proposte sugli interventi da attuare in centro, fra cui l'investimento su un unico marchio per coordinare la comunicazione del centro storico utilizzando anche web e app".

“Una nostra richiesta riguarda anche il reinserimento dell'artigianato in centro storico – prosegue il vicesegretario Placuzzi -. Oggi sta emergendo un nuovo tipo di artigianato che si può definire “digitale”, composto da una serie di attività che coniugano la manualità con le nuove tecnologie digitali, attività che non hanno problemi di impatto ambientale e che possono tornare ad arricchire e vivacizzare il nostro centro storico. C'è la necessità che tornino una serie di attività artigiane di servizio alle persone: riparatori di piccoli elettrodomestici, ebanisti, vetrai e altri ancora, senza dimenticare l'artigianato artistico, che costituisce l'identità di ogni città. Il problema principale è il costo degli affitti: chiediamo allora di ragionare su sconti fiscali ed ad altre forme di incentivazione ai proprietari che affittano i loro locali alle piccole imprese artigiane ed agli stessi piccoli imprenditori interessati a lavorare in centro”.

"Un 'ultima considerazione – chiude Placuzzi -  riguarda le norme urbanistiche: il centro storico di Cesena manca di contenitori capienti per favorire l'insediamento di catene commerciali che fungano da magnete. Il prossimo Psc per ciò che concerne il centro storico, potrebbe essere orientato a favorire interventi edilizi che realizzino strutture di questo tipo, proponendo incentivi in termini di cubature e recuperi di edifici pubblici (ad esempio  palazzo ex Oir e Roverella). Si tratta di rendere appetibile per una struttura commerciale qualificata e medio-grande la sua presenza nel centro cittadino, (come è successo per Eataly a Forlì), individuando spazi, fabbricati, strumenti urbanistici di incentivazione".

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