PIAZZA DEL POPOLO - "Certo - continuano Lucchi e Dionigi - ci sono stati alcuni problemi da affrontare, a cominciare dalla convivenza con il mercato ambulante, altro tassello indiscutibile dell’identità cesenate. Ma grazie alla collaborazione di tutti, gli ostacoli sono stati felicemente superati. Così, non deve stupire se in questi giorni tantissimi cesenati ci abbiano fermato per dire: “Mi raccomando, ogni tanto utilizziamola Piazza del Popolo per le manifestazioni, è così bella!”. E spesso hanno aggiunto anche proposte: chi ha suggerito un calendario primaverile/estivo di concerti, chi un festival nazionale del cinema in piazza (rafforzando il già consolidato appuntamento con Piazze di Cinema), chi ha sollecitato la presenza di ulteriori manifestazioni gastronomiche, chi ha immaginato di organizzarvi incontri o feste mensili per gli universitari fuori sede. Di fronte a questa fucina di idee per il futuro utilizzo di piazza del Popolo, ci pare che ci siano alcune regole da rispettare, per non mettere a rischio la nostra piazza più bella. Prima di tutto, l’esigenza di proteggerla sempre, come è stato fatto durante il Festival transennando la Fontana Masini per impedirne l’accesso diretto, coprendo con adeguate protezioni le aree destinate ai luoghi di cottura dei cibi di strada, organizzando un servizio di pulizia dai rifiuti efficientissimo. Ma al tempo stesso, bisognerà pensare a non inflazionare questo spazio con troppe iniziative, per rispetto dei residenti (che in questi giorni hanno avuto molta pazienza, e di questo li ringraziamo), delle attività che in essa sono collocate stabilmente e degli operatori del mercato ambulante".

Il sindaco e l'assessore concludono una considerazione più generale: "Piazza del Popolo è sicuramente uno degli spazi più significativi e più belli della città. Ma, come abbiamo spesso affermato in questi anni, l’intero centro storico di Cesena, con i suoi bei monumenti e i suoi scorci suggestivi, ha una grazia e una vivibilità che lo rendono particolarmente attrattivo. L’impegno è quello di creare sempre più occasioni per favorirne la scoperta, specialmente attraverso iniziative di grande richiamo e al tempo stesso di alto profilo culturale: è il caso di Piazze di Cinema, che illumina le estati cesenati, del Festival letterario “La bellezza delle parole” a primavera, della rassegna “Ciò che ci rende umani” organizzata dal Teatro Valdoca, che abbiamo appena presentato, e più complessivamente, dell’intera proposta culturale di Cesena, che si sviluppa attraverso il lavoro delle sue istituzioni: la Biblioteca, il Teatro, il Conservatorio, il Centro Cinema. Crediamo che questa sia la formula migliore per valorizzare appieno la nostra città".