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Cronaca

Centro per profughi pieno zeppo e in condizioni precarie, la prefettura in attesa

La struttura era già stata al centro delle polemiche, in quanto "imposta" dalla prefettura fuori dalla concertazione con l'Unione dei Comuni, che predilige una distribuzione più diffusa

Sovraffollata, con 52 persone all'interno di 6 stanze con numerosi letti a castello, solo 2 bagni disponibili pur essendoci donne incinte. Ed ancora poco cibo, situazione igienica precaria, isolamento dal contesto urbano, nessun attività utile per riempire la giornata e migliorare il rapporto con la popolazione residente. E' il quadro che ha rivelato la deputata del Pd Sandra Zampa subito dopo il sopralluogo svolto lunedì mattina nel centro di accoglienza per profughi di San Carlo, in via San Mamante. Zampa ha effettuato una verifica senza preannunciarsi (facoltà resa possibile dal suo ruolo di deputato) e il quadro scoperto nel “blitz” nella struttura gestita dall'associazione “Croce D'Oro” è desolante. Il caso è stato denunciato in un servizio di Raitre.

La struttura era già stata al centro delle polemiche, in quanto “imposta” dalla prefettura fuori dalla concertazione con l'Unione dei Comuni, che predilige una distribuzione più diffusa sul territorio dei richiedenti asilo e non “hub” con oltre 50 ospiti. Responsabile quindi della situazione è direttamente la Prefettura, che ha in capo l'appalto per il servizio svolto da “Croce D'Oro”. Dalla Prefettura di Forlì, fanno sapere di non aver ricevuto alcuna comunicazione ufficiale da parte della deputata della Partito Democratico e di conoscere solo le notizie pubblicate dai media. Per questo, nonostante la situazione documentata, non è stata disposta nessuna ispezione sul livello del servizio e il rispetto dei requisiti dell'accoglienza dei richiedenti asilo, nonostante sia stata annunciata anche un'interrogazione parlamentare su questo episodio.

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