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Cronaca

Centro grandi ustionati, ai medici del Bufalini un prestigioso premio per la cura dei pazienti 'erranti'

I medici della Unità operativa Centro Grandi Ustionati/Dermatologia Cesena-Forlì hanno ricevuto il Primo premio Poster ADOI “Patrizio Sedona”  in tema di Dermatologia Chirurgica e Oncologica

Nel corso della cerimonia di chiusura del 58° Congresso Nazionale dei Dermatologi Ospedalieri ADOI, svoltosi a Catanzaro la settimana scorsa, i medici della Unità operativa Centro Grandi Ustionati/Dermatologia Cesena-Forlì hanno ricevuto il Primo premio Poster ADOI “Patrizio Sedona”  in tema di Dermatologia Chirurgica e Oncologica. Il titolo del poster era: "Il ruolo della “wound surgery” nei pazienti erranti".

Ma chi sono i pazienti erranti? "Ci sono un gruppo di pazienti - spiega il dottor Davide Melandri, direttore del Centro grandi ustionati e della Banca della Cute di Cesena - che hanno delle ferite della cute e dei tessuti molli acute, spesso complesse, fin dalla fase iniziale che, a volte, tendono a cronicizzarsi e ad approfondirsi ulteriormente, nonostante i trattamenti a cui vengono sottoposte. Avolte tali pazienti vengono visitati da diversi specialisti ed esperti in cura delle ferite e  sottoposti a molti tipi di medicazioni, senza ottenere risultati apprezzabili. Per questo motivo, nel Poster, noi abbiamo definito questo gruppo di pazienti “erranti”, perchè spesso si spostano anche fuori Regione alla ricerca di una soluzione miracolosa."

"Dal nostro punto di vista - prosegue - alcuni pazienti presentano delle ferite che necessitano oltre che di medicazioni ( incluse le cosiddette “medicazioni avanzate”) di un approccio specialistico più deciso dal punto di vista chirurgico, da associare alla giusta medicazione e al wound care tradizionale. Tali pazienti spesso presentano anche delle comorbidità e altre fragilità, che rendono necessario un periodo di ricovero ospedaliero. Soltanto con un approccio di questo tipo si riesce ad invertire la tendenza e a riportare a guarigione il paziente. Purtroppo, con l’invecchiamento progressivo della popolazione e delle cosiddette malattie croniche, questo particolare gruppo di pazienti con ferite complesse è in progressivo aumento. Per poter affrontare al meglio la loro problematica occorre pertanto avere centri di riferimento, a largo bacino di utenza, con disponibilità di posti letto dedicati, tecnologie ed équipe medico infermieristiche altamente preparate".

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