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Cronaca

Centri commerciali aperti a Pasqua, sciopero dei sindacati sul piede di guerra

I sindacati uniti chiedono "di porre un limite alle aperture incontrollate che in questi anni hanno stravolto il settore"

Anche quest'anno sindacati sul piede di guerra, contro i centri commerciali aperti nelle giornate festive, per una polemica cha va avanti ormai da diversi anni.

FILCAMS-Cgil, FISASCAT-Cisl e UILTuCS-Uil  regionali proclamano "sciopero per il giorno 21 Aprile domenica di Pasqua e astensione dal lavoro per il 22 Aprile, 25 Aprile, 1 Maggio invitando i lavoratori del commercio privato e cooperativo e gli addetti di tutte le attività svolte all’interno dei centri commerciali ad aderire".

I sindacati sono delusi "dopo la propaganda da parte del Governo e le promesse di intervento legislativo entro la fine del 2018,  tenendo conto che ci sono oggi, depositate in commissione, 6 diverse proposte di legge sulla materia, Cgil Cisl e Uil hanno più volte avanzato proposte di modifica alla attuale deregolamentazione del commercio derivante dal decreto Salva Italia, coinvolgendo le istituzioni e promuovendo iniziative, mobilitazioni e campagne di comunicazione in occasione delle festività".   
I sindacati uniti chiedono "di porre un limite alle aperture incontrollate che in questi anni hanno stravolto il settore e la vita delle lavoratrici e dei lavoratori delle aziende del commercio; di escludere la possibilità di aprire in occasione delle festività nazionali, restituendo a questi giorni il valore civile e religioso che è patrimonio della nostra storia e della nostra cultura; di restituire agli Enti locali congiuntamente alle parti sociali la prerogativa di definire la regolamentazione delle aperture territoriali;  di riconsegnare agli Enti locali anche la prerogativa di determinare quali e quanti nuovi insediamenti commerciali è possibile avviare, infatti questi anni di liberalizzazioni indiscriminate hanno inevitabilmente contribuito ad aumentare i metri quadri di area vendita generando una concorrenza selvaggia i cui costi si stanno scaricando sull’occupazione e sulle condizioni di lavoro".

Per quanto riguarda i tre principali centri commerciali della città,sono queste le decisioni in merito all'apertura nei giorni delle festività. Un tema che ormai da anni, porta polemiche e discussioni tra i lavoratori.

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