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Cronaca Bagno di Romagna

Bagno, il sindaco sulla centrale a cippato: "L'aria è pulita". Pompignoli: "Replica sibillina"

Il sindaco di Bagno di Romagna Marco Baccini e l'assessore Enrico Spighi rispondono così al consigliere regionale della Lega, Massimiliano Pompignoli

"L'attuale amministrazione non ha mai sottovalutato le istanze dei cittadini verso la centrale a cippato". E "i turisti possono quindi contare su un’aria addirittura più pulita rispetto a quella degli altri territori limitrofi". Il sindaco di Bagno di Romagna Marco Baccini e l'assessore Enrico Spighi rispondono così al consigliere regionale della Lega, Massimiliano Pompignoli, che ha presentato un'interrogazione alla Giunta Regionale, manifestando "preoccupazione per la colonna di vapore acqueo" della caldaia a cippato. "A parte la riflessione circa la necessità di impegnare il lavoro della Giunta Regionale su una simile questione - Baccini e Spighi - l’intervento del consigliere Pompignoli arriva ancora una volta con un imbarazzante ritardo ed in maniera scoordinata con il contesto locale, nell’evidente tentativo di auto-dipingersi paladino della difesa di qualche interesse, che però è già da tempo oggetto dell’attività dell’amministrazione e dei cittadini".

"Non ripercorriamo la cronistoria dell’impianto a cippato di Bagno di Romagna, per il quale invitiamo Massimiliano a documentarsi. Ciò che ci pare doveroso - evidenziano Baccini e Spighi - è però raccontare come l’attuale amministrazione non abbia mai sottovalutato le istanze dei cittadini verso tale impianto. Lavoro che è facilmente riscontrabile negli innumerevoli incontri promossi e coordinati con il Comitato “Aria Pulita”, nato peraltro proprio su stimolo della nostra stessa Amministrazione. Si è trattato di un lavoro che ha coinvolto fin da subito gli Enti competenti ed anche i gestori dell’impianto, sempre con spirito collaborativo e propositivo. La prima esigenza dell’amministrazione si è concentrata sulla verifica della qualità dell’aria nell’obiettivo primario di tutelare la salute dei nostri cittadini e dei turisti, per il quale è stata coinvolta l’Agenzia Regionale, che ha effettuato ben 4 rilevamenti in continuo, dai quali è emersa che l’ottima qualità dell’aria del territorio comunale, a partire dall’abitato di Bagno, non è mutata a seguito dell’avvio della caldaia". 

"Il lavoro sulla tutela della qualità dell’aria, peraltro, non si è mai fermato e l’ultimo incontro con i tecnici di Arpae risale proprio al 4 giugno scorso, a seguito del quale è stato già fissato, nell’ambito del percorso intrapreso, un altro incontro con il Comitato cittadino, i consiglieri comunali, Arpae e il gestore per il prossimo 20 giugno alle 10 in Comune - continuano gli amministratori -. Invitiamo pertanto il consigliere Pompignoli a prendervi parte, così da fugare ogni suo dubbio o preoccupazione".

"Per tornare al “preoccupante vapore acqueo”, ci pare inoltre che l’affermazione di Pompignoli sia ampiamente rassicurante, trattandosi – come Lui stesso dichiara – di vapore d’acqua. Se questo è il tema - si chiedono Baccini e Enrico Spighi - allora dovremmo porci domande sui fumi dei tanti comignoli delle case e delle aziende, non solo a Bagno di Romagna ma in tutti i centri abitati in generale. E perché non preoccuparsi anche del vapore acqueo che esce dalla bocca aperta in inverno. Per stare sul punto, è nella realtà dei fatti che il contrasto tra caldo del vapore ed il freddo d’inverno produca un impatto visivo. Nonostante sia un “non fatto”, in ogni caso abbiamo affrontato anche questo tema già da mesi su sollecitazione di alcuni cittadini residenti nella zona adiacente alla caldaia. Comprenderà però Pompignoli che la questione, non rappresentando un problema di natura sanitaria e richiedendo per la sua eliminazione l’installazione di un condensatore il cui costo è cospicuo, non può scalare le priorità dell’amministrazione".

"Ciò non significa che il tema non sia preso in considerazione per inserirlo in una programmazione, per la quale si è deciso di coinvolgere il gestore dell’impianto che ha commissionato un progetto su misura per un condensatore, trovando il modo di trasformare il calore del vapore in ulteriore risorsa energetica, così aumentando il valore ambientale ed sostenibile dell’impianto stesso - concludono -. Al riguardo, occorre infatti ricordare, questo sì, che il cippato è considerato a livello globale energia rinnovabile. I turisti possono quindi contare su un’aria addirittura più pulita rispetto a quella degli altri territori limitrofi; non a caso il Touring Club ha confermato l’importante Bandiera Arancione per il nostro Comune, partendo dal presupposto che le qualità ambientali sono uno dei parametri più importanti per l’assegnazione di questo importante riconoscimento. Evidentemente, a chi valuta e promuove il turismo da sempre, il vapore acqueo non ha fatto paura".

La replica di Pompignoli

Replica il consigliere regionale del Carroccio: “Mi spiace che ancora una volta un mio intervento, questa volta calibrato sull'opportunità di coinvolgere la Giunta regionale nell'individuazione di soluzioni idonee a mitigare l’impatto visivo delle emissioni dell’impianto a cippato di Bagno di Romagna, abbia aperto il sipario sul one man show di Baccini. Avrei auspicato da parte sua meno ironia e maggior senso di responsabilità. Mi sarei aspettato una sua mano tesa nell'interesse dei cittadini e del Comune che istituzionalmente rappresenta”. Pompignoli definisce la replica del sindaco romagnolo “carica come sempre di pregiudizi e presunzione. Baccini, dall’alto della sua modestia, dà per scontato che la Lega non si interfacci con i cittadini, che ne ignori le istanze e che parli tanto per parlare. Peccato che non sia così e che l’interessamento del sottoscritto circa la necessità di accelerare i tempi per l’installazione di un impianto di condensazione, sia frutto di un dialogo con il territorio che chiede un contenimento delle emissioni prima del prossimo inverno.”

Rispetto alle parole di Baccini, Pompignoli aggiunge: “Purtroppo non c’è verso di farlo ragionare. Nel testo della mia interrogazione non ho sindacato sull’attività ispettiva portata avanti dal Comune di Bagno, di concerto con Arpae, per monitorare i livelli di qualità dell’aria. Ho parlato di altro. Ed è proprio rispetto alla nube che fuoriesce dai due camini dell’impianto che la risposta di Baccini mi lascia perplesso. Perché delle due l’una, o l’argomento è all'altezza della sua agenda politica, oppure, come peraltro lui stesso rimarca stizzito, il tema è un ‘non fatto’ che può essere affrontato con calma e con i tempi dell’amministrazione. Basterebbe che su questo aspetto Baccini fosse chiaro. E’ possibile infatti, caro sindaco, che i cittadini di Bagno valutino diversamente quello che lei sarcasticamente sottovaluta e che, legittimamente, ne chiedano conto".

Il Comitato Aria Pulita

"Ci teniamo a precisare - evidenzia il Comitato Aria Pulita - che sarebbe veramente inconcepibile pensare che da questa centrale fuoriesca solo vapore acqueo , su tutte le combustioni legnose ci sono indubbiamente emissioni di natura inquinante. Infatti dopo varie comunicazioni con il professor Federico Valerio chimico studiante sull’impatto ambientale di centrali a biomassa, ha a noi confermato valori in media di emissione su centrali a Cippato di potenza 1 megawatt simile a quella di Bagno di Romagna, dichiarati sul suo blog: "Un impianto di gassificazione di Cippato di legno da un Megawatt di potenza elettrica, nel pieno rispetto dei limiti alla concentrazione di inquinanti presenti nei suoi fumi, emette annualmente circa 6 tonnellate di ossidi di azoto, circa 6 tonnellate di ossido di carbonio, 4 tonnellate di anidride solforosa e 300 chili di polveri sottili pm10. Dati che abbiamo con un esposto scritto fatto ad Arpae di Forlì chiedendo conferma e oggetto di discussione nell’ incontro del 20 giugno convocato dal sindaco Baccini".

Il comitato "non discute la validità di questo progetto, ma solo l’ubicazione della centrale dove ripetiamo queste eccessive emissioni 8-9 mesi l’anno a nostra opinione sono inaccettabili, infatti ubicata a solo 50 metri da una zona residenziale, sopra ad un centro comunale sportivo come impatto ambientale paesaggistico in un paese turistico non sono belle immagini. Ricordiamo anche che questo progetto fu ‘ presentato alla popolazione con un impatto ambientale pari a 2 camini a legna, documentata da una circolare comunale, inclusa come in questa mail , ed è quindi legittimo pensare che un normale cittadino  possa presumere che anche l’ Impatto paesaggistico sia lo stesso , a meno che non discusso deliberatamente, ci porta quindi ad una conclusione e conferma di un errore e mancata valutazione ad impatto ambientale paesaggistico". Il comitato viene ricordato "nacque in risposta a questo risultato non tanto con lo stimolo di questa amministrazione, ma più che altro per evidenziare l’impatto negativo visivo e materiale che questa centrale crea con relative preoccupazioni della cittadinanza".

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