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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Celiachia, da malattia rara a patologia frequente: colpisce una persona su 100

Considerata fino a pochi decenni anni fa una malattia rara e infantile, la celiachia risulta essere oggi una delle patologie genetiche più frequenti

Prende il via sabato a Savignano sul Rubicone un progetto di miglioramento degli stili di vita e di educazione alimentare rivolto ai celiaci ed ai loro familiari per favorire l’adesione ad una dieta senza glutine, ad oggi l’unico intervento terapeutico possibile per condurre una vita in salute. Il progetto è promosso dal Dipartimento di Sanità Pubblica di Cesena. Considerata fino a pochi decenni anni fa una malattia rara e infantile, la celiachia risulta essere oggi una delle patologie genetiche più frequenti.

Essa interessa infatti 1 persona su 100, colpisce anche gli adulti e i suoi sintomi non sono esclusivamente a carico dell’apparato intestinale. “In particolare – afferma la Dott.ssa Roberta Cecchetti, dirigente medico dell’Unità Operativa Igiene degli Alimenti e Nutrizione di Cesena - il sistema immunitario delle persone celiache riconosce il glutine come un agente estraneo e pericoloso contro cui attuare una risposta immunitaria volta alla sua distruzione: a questo scopo si attivano i linfociti intestinali, che per contatto con la gliadina, il costituente principale del glutine, producono sostanze ad attività infiammatoria che danneggiano la mucosa intestinale e possono ledere anche altri tessuti”.

La dieta senza glutine, condotta con rigore, è l’unica terapia che garantisce al celiaco un perfetto stato di salute. Dato che l’assunzione di glutine, anche in piccole dosi, può causare danni ne consegue che una persona celiaca deve non solo escludere dalla dieta alcuni degli alimenti più comuni (pane, pasta, biscotti e pizza) ma anche eliminare le più piccole tracce di glutine che possono essere veicolate per contaminazione.

“E’ indubbio – dichiara la dottoressa Cecchetti - che  l’adozione di un tale stile alimentare richiede non poco impegno anche dal punto di vista psicologico ed una adeguata formazione ed educazione alimentare. “La paura di introdurre glutine con il cibo – aggiunge Cecchetti - porta d’altra parte alcuni celiaci a seguire una dieta aglutinata basata esclusivamente o quasi sul consumo di prodotti “dietoterapeutici. E’ invece importante conoscere che è possibile avere una dieta varia e bilanciata anche basandosi su alimenti che naturalmente sono privi di glutine”.

Il progetto di Miglioramento Nutrizionale dell’Alimentazione dei Celiaci si articola in 5 incontri a cadenza settimanale. Gli incontri si svolgono con il supporto di diversi specialisti (medico nutrizionista, dietista, psicologo, medico dello sport) e sono finalizzati ad aumentare la conoscenza e la consapevolezza del problema celiachia e far sperimentare graduali modifiche comportamentali verso una alimentazione ed uno stile di vita a misura di celiaco. Per iscrizioni e informazioni rivolgersi al reparto di Igiene degli Alimenti e Nutrizione del Dipartimento di Sanità Pubblica di Cesena - dottoressa Roberta Cecchetti rcecchetti@ausl-cesena.emr.it

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