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Cronaca

Centinaia di antichi codici e altri materiali malatestiani consultabili sul web

Il progetto di Catalogo Aperto, nato dalla collaborazione con Antonio Cartelli e Marco Palma dell'Università di Cassino, ma realizzato all'interno della Biblioteca, è stato varato nel 2003

Torna, rinnovato nella veste grafica e – soprattutto – arricchito nei contenuti e nelle funzioni, il Catalogo Aperto dei manoscritti malatestiani. Il progetto di Catalogo Aperto, nato dalla collaborazione con Antonio Cartelli e Marco Palma dell’Università di Cassino, ma realizzato all’interno della Biblioteca, è stato varato nel 2003 in occasione delle manifestazioni per il 550° anniversario della Biblioteca Malatestiana e si pone l’obiettivo di rendere disponibile in rete tutta la documentazione riferita al patrimonio manoscritto della Malatestiana.

Accessibile dalla pagina web della biblioteca, all’indirizzo www.malatestiana.it, il Catalogo è articolato in varie  sezioni. Nella prima, dedicata alla presentazione generale del progetto, sono fornite le coordinate culturali e metodologiche e c’è uno spazio per le news. La sezione “Testi” contiene monografie ed articoli, già editi o scritti appositamente per il sito, utili alla conoscenza di vari aspetti legati alla biblioteca e ai suoi fondi: si spazia da saggi sulla struttura edilizia e architettonica all’attività dello scriptorium cesenate, dagli aspetti codicologici e filologici alle caratteristiche delle miniature. Prezioso, specialmente per i non addetti ai lavori, il glossario contenuto nella sezione “Percorsi”, che fornisce i significati dei termini tecnici riferiti ai codici.

Ma le sezioni  più significative sono senza dubbio quelle destinate alla consultazione e alla ricerca  dei manoscritti conservati in biblioteca: non solo quelli della libraria domini di Malatesta Novello, ma anche quelli dell’antico fondo francescano, la collezione del medico umanista riminese Giovanni di Marco, alcuni codici della biblioteca privata di papa Pio VII Chiaramonti, gli otto corali del Bessarione, i sette di proprietà della Diocesi di Cesena, i manoscritti della Comunitativa. 

Da qui è possibile sfogliare virtualmente i codici conservati in Biblioteca (già tutti digitalizzati e in buona parte già pubblicati), ma anche esplorare le varie miniature che decorano i manoscritti ed effettuare ricerche con diverse chiavi: autore, tipologia della decorazione, ecc. Si può, addirittura, cercare i diversi modi in cui sono state illustrate le varie lettere dell’alfabeto poste come capolettera. Dopo l’impulso dei primi anni, il Catalogo Aperto ha conosciuto un periodo di stasi, ora superato. Attualmente sono pubblicati 429 codici, 5002 citazioni, 2536 citazioni con testo, mentre sono 261 le schede delle miniature e 244 le immagini delle miniature registrate.Numeri destinati a crescere già nei prossimi mesi: l’implementazione del progetto è tutt’ora in corso.

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