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Cronaca

I consumatori: "Azionisti CRC, già raccolta documentazione da far valere in tribunale"

Spiegano le associazioni di consumatori: "Per numerosi associati è già pervenuta la documentazione richiesta, e in più di un caso sono state ravvisate irregolarità"

Oltre alle polemiche politiche sul raddoppio dei compensi dei consiglieri della Cassa di Risparmio ci sono anche gruppi che sono al lavoro per tentare azioni giudiziarie. Federconsumatori Adoc ed Adiconsum stanno operando assieme sullo stesso obiettivo. Ed anzi in alcuni casi è stata già raccolta documentazione decisiva da far valere in tribunale.

Spiegano le associazioni di consumatori: “Per numerosi associati è già pervenuta la documentazione richiesta, e in più di un caso sono state ravvisate irregolarità formali che determinano l’annullamento dell’acquisto delle azioni. Non solo: poiché la negoziazione delle azioni è avvenuta abbondantemente anche in periodo sospetto, quando ormai la crisi della banca era imminente, sono state ravvisate gravissime lacune informative nei confronti dei malcapitati clienti, tali da rendere l’acquisto delle azioni nullo, con conseguente obbligo della banca di restituire i soldi investiti e perduti”.

Le associazioni di consumatori hanno pertanto preparato una lettera di messa in mora e di richiesta della documentazione relativa all’acquisto dei titoli. Sono già tanti gli associati che si sono rivolte agli sportelli e che hanno inviato la missiva alla banca. Federconsumatori, Adoc ed Adiconsum si stanno quindi prodigando nell’esaminare la documentazione, dopodichè si procederà in sede civile per il recupero delle perdite. Lo step ulteriore sarà la procedura di mediazione – ossia un incontro con la banca, obbligatorio per legge, per tentare di risolvere bonariamente le controversie. Dopodichè, se la mediazione avrà esito negativo, verrà dato corso alle procedure in tribunale.

Commentano in una nota queste rappresentanze: “La crisi che ha colpito la CRC sta assumendo, sul territorio, proporzioni che non è esagerato definire drammatiche. Sono migliaia gli azionisti che hanno visto il valore delle azioni crollare a 0,50 centesimi l’una, con perdite che hanno posto in difficoltà interi nuclei famigliari. Il rapporto che legava l’istituto bancario al territorio era di estrema fiducia, tanto che molti clienti avevano deciso di impiegare, per l’acquisto di azioni della banca, somme anche ingenti derivanti, ad esempio, dal proprio TFR.  Negli ultimi mesi le polemiche, anche a livello politico, hanno raggiunto, come era prevedibile, toni molto aspri. Noi abbiamo deciso di occuparci – come sempre – del nocciolo della questione, ossia tutelare dal punto di vista legale, i numerosi azionisti che si sono rivolti all’associazione per avere tutela e capire come muoversi. L’obiettivo è uno: fare tutto il possibile per recuperare le perdite. Le associazioni di consumatori invitano coloro che ancora non hanno avviato alcuna azione di tutela, a recarsi presso i loro sportelli  per procedere con l’invio della lettera, di modo tale che i legali con cui collaborano possano esaminare la documentazione bancaria.  Non verrà lasciato nulla di intentato”.

Federconsumatori è a Cesena in via T.M.Plauto nr.90, Adoc in via Dell'Amore nr.42/a ed Adiconsum in via Serra nr.15.

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