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Cronaca

Caso Dionigi, in commissione pelo e contropelo all'incarico da 36mila euro

Pelo e contropelo alla determina dirigenziale e all'iter amministrativo che ha portato all'affidamento diretto e senza gara del contestato incarico ad Habenas

Pelo e contropelo alla determina dirigenziale e all'iter amministrativo che ha portato all'affidamento diretto e senza gara del contestato incarico ad Habenas, per 36mila euro. Lo hanno fatto i consiglieri di minoranza, lunedì sera in commissione consigliere, di fronte ai funzionari amministrativi del Comune di Cesena che hanno gestito la "patata bollente", vale a dire l'affidamento di un servizio per il censimento dei locali sfitti in centro storico ad una società riconducibile ad un socio dell'assessore alla Trasparenza Tommaso Dionigi. 

Numerose le contestazioni da parte di tutti i gruppi di opposizione, da Libera Cesena a Cesena Siamo Noi fino al Movimento 5 Stelle. E' stato quindi contestato che questo genere di ricerche di mercato non sarebbero l'attività centrale di Habenas, così come la congruità dell'importo e l'assenza di un minimo di comparazione di preventivi, così come la mancanza di una delibera che avviasse e giustificasse questo incarico esterno.

I funzionari amministrativi, dal segretario generale Manuela Mei, al dirigente Monica Esposito fino al funzionario che ha curato l'iter Roberto Branchetti si sono difesi sostenendo di aver rispettato le norme in materia. Al dibattito politico era presente lo stesso assessore Tommaso Dionigi.

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