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Cronaca

Caso Dionigi, sale la tensione: un mese di "sciopero della parola" in Consiglio

Attacca Gilberto Zoffoli: “Siamo, come consiglieri comunali di opposizione, accusati di essere l’inquisizione o di costruire processi”

Il caso Dionigi continua ad avvelenare la politica cesenate. Se da una parte il sindaco Lucchi non sta prendendo in considerazione la sostituzione dell'assessore alla Trasparenza Tommaso Dionigi, dall'altra il fuoco delle polemiche si fa sempre più serrata e la situazione politicamente insostenibile.  La questione riguarda l'affidamento diretto da parte del Comune di un incarico da 36mila euro, senza gara e senza neanche una raccolta di preventivi da comparare, alla società Habenas riconducibile ad un socio dell'assessore stesso.

Attacca il capogruppo del centro-destra (Libera Cesena) Gilberto Zoffoli: “Siamo, come consiglieri comunali di opposizione, accusati di essere “l’inquisizione” o di “costruire processi” perché poniamo domande, richieste, controlli o solleviamo temi e problemi. Siamo in presenza di un vuoto della politica e della mancanza di rappresentanza della città in questo Consiglio Comunale. Gli spazi per la politica si sono ridotti, anzi sono stati chiusi; l’azione amministrativa ha invaso ed esautorato ogni altra azione portando la tecnostruttura in un legame con gli amministratori che davvero preoccupa”.

Da qui una scelta che ha del clamoroso: una sorta di 'Aventino' dell'opposizione, uno “sciopero della parola”. Continua Gilberto Zoffoli: “Libera Cesena adotterà, almeno  fino a tutto dicembre, un “silenzio istituzionale”, partecipando ma non intervenendo alle riunioni istituzionali quali i Consigli Comunali e le commissioni consiliari, comunicando di volta in volta alla città le proprie posizioni sui vari temi. Il limite è stato raggiunto. Le possibilità e la disponibilità si sono esaurite. C’è una emergenza politica che va affrontata”.

“Ci domandiamo dove è il Partito Democratico? Dove sono i Consiglieri Comunali di questo partito? Forse per il fatto che il PD è l’unico partito al governo di questa città, presente con Consiglieri in Consiglio Comunale, si può ritenere di azzerare completamente la politica, l’elaborazione, il confronto e il dibattito nelle istituzioni e nella città, annullando e appiattendo tutto su quelli che sono i comandi del sindaco e di questa giunta? Libera Cesena fa appello a tutte le forze politiche, a tutti i movimenti di sinistra, di centro, di destra, civici o altro, perché si individui uno spazio, un luogo per affrontare questa emergenza politica, per  rianimare la politica accettando il dialogo, il confronto e il dibattito. LiberaCesena chiede a tutti di reagire e rispondere perché, in questa città, ci si ritrovi in una “assemblea costituente della politica”. Abbiamo tutti la responsabilità di non permettere che la politica sia delegittimata in questo modo e finisca fuori dalle istituzioni e da questa città”.
 


 

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