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Cronaca

Coronavirus, oltre 300 contagiati nel Cesenate. In Emilia Romagna sono più di 12mila

I positivi al covid-19 a Cesena e comprensorio sono 306, di cui 70 ricoverati con sintomi, nove in terapia intensiva, i restanti sono in isolamento domiciliare

Sono 641 i contagiati dal coronavirus in provincia di Forlì-Cesena, 37 in più rispetto ai 604 di venerdì. Vi sono due decessi (i morti finora sono stati 24, diciotto nel Forlivese e sei nel Cesenate). I positivi al covid-19 a Cesena e comprensorio sono 306, di cui 70 ricoverati con sintomi, nove in terapia intensiva, i restanti sono in isolamento domiciliare. A Cesena, dove vi sono stati quattro decessi e due guariti, le positività a sabato sono 182, di cui 43 ricoverati con sintomi, sette in terapia intensiva e 132 in isolamento domiciliare.

A Bagno di Romagna sono otto, di cui uno ricoverato, mentre Borghi segnala un caso in isolamento domiciliare. A Cesenatico, dove nei giorni scorsi si è registrata una guarigione, i casi sono 23, 16 in isolamento domiciliare e sette in ricovero. Sono tutti in "quarantena" i sei positivi di Gambettola, mentre a Gatteo ve ne sono cinque in isolamento domiciliare ed uno ricoverato.

Sono 18 i casi a Mercato Saraceno, di cui quattro in ospedale, mentre sono entrambi ricoverati i due positivi di Montiano. Gli unici due casi di Roncofreddo sono in isolamento domiciliare, mentre San Mauro conteggia sabato dieci casi (6 in isolamento, tre ricoverati ed uno in terapia intensiva). Sono sei i casi di Sarsina (cinque in isolamento ed uno ricoverato), mentre a Savignano si conteggiano 14 positivi (nove in isolamento, quattro ricoverati ed uno in terapia intensiva). Tre casi a Sogliano, che non hanno necessitato di ricovero, mentre tra i sette casi di Verghereto c'è un ricoverato.

I casi in Emilia Romagna

Sono 12.383 i casi di positività al Coronavirus, 795 in più di venerdì. 52.991 i test refertati, 5.193 in più sempre rispetto a venerdì. Questi i dati - accertati alle ore 12 di sabato, sulla base delle richieste istituzionali - relativi all’andamento dell’epidemia in Emilia-Romagna. Complessivamente, sono 5.358 le persone in isolamento a casa, poiché presentano sintomi lievi, che non richiedono cure ospedaliere, o risultano prive di sintomi (301 in più rispetto a venerdì); aumentano di poche unità – come si sta verificando negli ultimi giorni - quelle ricoverate in terapia intensiva, che sono 316, 8 in più rispetto a venerdì. I decessi sono passati da 1.267 a 1.344: 77, quindi, quelli nuovi, di cui 44 uomini e 33 donne.

Al tempo stesso, continuano a salire le guarigioni, che raggiungono quota 1.075 (115 in più rispetto a venerdì), 833 delle quali riguardano persone “clinicamente guarite”, divenute cioè asintomatiche dopo aver presentato manifestazioni cliniche associate all’infezione; 192 quelle dichiarate guarite a tutti gli effetti perché risultate negative in due test consecutivi (+38 rispetto a venerdì).

Per quanto riguarda i decessi, per la maggior parte sono in corso approfondimenti per verificare se fossero presenti patologie pregresse. I nuovi decessi riguardano 22 residenti nella provincia di Piacenza, 2 in quella di Parma, 12 in quella di Reggio Emilia, 12 in quella di Modena, 8 in quella di Bologna (di cui 1 nel territorio imolese), 8 in quella di Ferrara, 6 in quella di Ravenna e 6 in quella di Rimini.

Questi i casi di positività sul territorio, che invece si riferiscono non alla provincia di residenza ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: Piacenza 2.390 (114 in più rispetto a venerdì), Parma 1.752 (62 in più), Reggio Emilia 1.996 (135 in più), Modena 1.922 (150 in più), Bologna 1.347 (+162 rispetto a venerdì, e 239 Imola, 11 in più), Ferrara 281 (37 in più rispetto a venerdì), Ravenna 521 (33 in più) e Rimini 1.323 (59 in più).

A commentare i dati regionali è il commissario ad acta Sergio Venturi: "Abbiamo un calo relativo, progressivamente stiamo andando verso una situazione che piano piano migliora. Lo dico piano piano, ma per la prima volta i decessi calano nella nostra statistica negativa, sono 77, cioé circa 20 meno di venerdì, ed è un calo che cercheremo di consolidare nei prossimi giorni”. La prossima sfida sanitaria è “spostare l'attenzione fuori, partendo dalle case per anziani, le case protette e nelle comunità locali. Fare un'aggressione all'esterno al virus per preservare gli ospedali”.

Venturi annuncia inoltre che è stato appena fatto un ordine di 100mila test sierologici, che diversamente dai tamponi ci dicono anche se c'è stata o meno la malattia, con questi inizieremo a testare tutti gli operatori sanitari della regione, abbiamo 62mila dipendenti compresi anche anche nelle retrovie che non sono a contatto con gli ammalati. Per il personale sanitario oggi seguiamo le indicazioni del ministero di fare il tampone ai sintomatici, gli altri medici vanno a lavorare”. Le donazioni alle strutture sanitarie hanno superato i 4,5 milioni di euro, e saranno tutti rendicontati. Conclude Venturi: “E' un risultato che ci rende orgogliosi di questa regione ed è al di là di ogni nostra previsione iniziale”.  

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