Svelata l'ubicazione delle case-rifugio per donne maltrattate, il Comune rimedia: "Individuati alloggi diversi"
Lattuca e Verona dettagliano la situazione: "Nella seduta della Giunta di martedì abbiamo quindi individuato altri, diversi e non meno adeguati alloggi, sempre nella disponibilità del Comune, da destinare a quella funzione"
Il caso è emerso lunedì con una lettera aperta che ha visto come prima firmataria l'associazione cesenate Ipazia Liberedonne, a cui hanno aderito altre realtà del territorio. Nel testo tutta la preoccupazione per il fatto che era stata resa pubblica l'ubicazione di due case-rifugio per donne vittime di violenza a Cesena. A stretto giro arriva la risposta del sindaco Enzo Lattuca e dell'assessore alla cultura e all'inclusione Carlo Verona, che rendono noto che all'errore, che poteva pregiudicare la tutela delle donne, è stato posto rimedio.
"Ci preme informare - scrivono sindaco e assessore - che la mancata omissione, nel testo della delibera a cui fate riferimento (pubblicata sull’Albo pretorio secondo quanto previsto dalla legge), dell’indirizzo dei due appartamenti da destinare alle donne vittime di violenza e ai loro bambini, è stata frutto di un errore. Una grave svista a cui abbiamo posto oggi stesso rimedio, in modo da neutralizzare qualsiasi conseguenza negativa. Teniamo a precisare che, in termini di costi a carico del Comune, gli interventi necessari per adeguare quei due alloggi non sono infatti ancora stati eseguiti, e che – aspetto assolutamente più importante – non si è determinato un pericolo o anche solo un rischio per l’incolumità delle utenti di tale servizio in quanto, come è evidente, lo stesso non era ancora stato attivato".
Lattuca e Verona dettagliano la situazione: "Nella seduta della Giunta di martedì abbiamo quindi individuato altri, diversi e non meno adeguati alloggi, sempre nella disponibilità del Comune, da destinare a quella funzione. Sono tante le donne che avviano con coraggio e determinazione un percorso per uscire dalla spirale della violenza, e questo è possibile affidandosi ai Centri antiviolenza. Da anni il Centro donna comunale è un saldo punto di riferimento per le vittime di violenza e per tutte coloro che vivono situazioni di disagio, dure da superare da sole. La risposta all’emergenza è data da questo progetto, che nasce sulla base di un potenziamento di risorse economiche regionali stanziate a favore del Centro antiviolenza comunale e che il Comune di Cesena ha deciso di destinare all’attività di accoglienza, allestendo due spazi abitativi di primo intervento che nel tempo assumeranno i requisiti previsti per ‘casa rifugio’".
"L’impegno di questa Amministrazione per garantire la sicurezza delle donne vittime di violenza dunque rimane. Ci preme rassicurarvi che questo errore non determina in alcun modo il fallimento di un progetto a cui teniamo e che realizzeremo, né lo spreco di risorse pubbliche", concludono.