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Cronaca

"Caro-bollette è emergenza sociale: aprire dei tavoli di confronto a partire dai Comuni di Cesena e Forlì"

"Diverse famiglie ci hanno segnalato che, per paura delle prossime bollette, hanno già bloccato gli impianti di riscaldamento"

In questi ultimi giorni gli uffici di Federconsumatori e delle Camere del Lavoro CGIL di Forlì e di Cesena  sono letteralmente presi d’assalto da parte di cittadini Forlivesi e Cesenati e le linee telefoniche  sono “roventi”. "Il caro bollette sta diventando una vera e propria emergenza sociale, si rivolgono a noi cittadini anziani, italiani e d’origine straniera chiedendo tutele e assistenza. Le bollette “salatissime” fanno aumentare le situazioni di morosità e molti cittadini sono terrorizzati dalla possibilità di trovarsi con le forniture d’energia staccate", sottolineano Federconsumatori e Cgil.

"Diverse famiglie ci hanno segnalato che, per paura delle prossime bollette, hanno già bloccato gli impianti di riscaldamento rimanendo così al freddo; in altri casi hanno già usufruito del pagamento rateale delle fatture come da accordi stipulati con i gestori di energia; altre ancora sono alla ricerca di una soluzione ma, in generale, l’ aumento dei costi energetici sta creando enormi disagi.   Federconsumatori Emilia Romagna, assieme alle altre Associazioni di Consumatori, ha siglato un accordo con Hera che prevede diversi interventi tra cui la possibilità per le famiglie di rateizzare in 10 mesi senza interessi le bollette emesse tra il dicembre 2021 e l’aprile 2022. Questi risultati, seppur positivi, crediamo siano un primo passo e che, trattandosi di una vera e propria emergenza di carattere sociale, come tale debba essere affrontata".

Federconsumatori e Cgil chiedono "che gli Enti locali, a partire dai due Comuni di Forlì e di Cesena attivino interventi che allontanino ulteriormente il rischio per le famiglie e gli utenti  di rimanere senza forniture di gas ed elettricità, evitando i distacchi ed intervenendo con misure straordinarie. Per questa ragione, anche alla luce delle imminenti decisioni che il Governo assumerà in proposito, è necessario aprire tavoli di confronto locali con associazioni dei consumatori e organizzazioni sindacali e tutti i soggetti, pubblici e privati comprese le Fondazioni, che possono contribuire anche finanziariamente per far fronte a questa emergenza. In ultimo chiediamo anche che si cancelli la prassi che vieta l’attacco delle utenze a soggetti ritenuti discrezionalmente “meno buoni”, rifiutando a quest’ultimi, in maniera del tutto discrezionale, anche in mancanza di conclamate morosità, di fornire i servizi energetici". 

"Convinti - concludono - che tutti siamo chiamati ad assumerci le nostre responsabilità di fronte a questa situazione, proponiamo di elaborare e condividere un protocollo d’intesa che preveda in primis l’impegno delle società che erogano i servizi energetici a non distaccare le utenze. Proponiamo inoltre di dare vita a una cabina di regia che controlli la situazione e di creare un fondo di solidarietà a favore dei cittadini in difficoltà dove tutti i soggetti coinvolti possano contribuire gestendolo in modo trasparente".

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