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Cronaca

Carceri, "permettere accessi senza autorizzazioni anche ai sindaci"

Il Testo unico sugli enti locali, infatti, “attribuisce a Province e Comuni competenze importantissime in materia sanitaria, urbanistica ed edilizia”

E' “assolutamente auspicabile” che il prossimo Parlamento riprenda in considerazione il progetto di legge presentato nel 2010 e che “mirava ad estendere anche a presidenti delle Province e sindaci la possibilità di accedere in visita agli istituti penitenziari senza dover chiedere alcuna preventiva autorizzazione”. Ad affermarlo è Desi Bruno, Garante regionale delle persone private della libertà personale.

Bruno ricorda come al momento “ci troviamo di fronte ad una lacuna che deve essere necessariamente colmata". Il Testo unico sugli enti locali, infatti, “attribuisce a Province e Comuni competenze importantissime in materia sanitaria, urbanistica ed edilizia” e in particolare stabilisce che “in caso di emergenze sanitarie o di igiene pubblica a carattere esclusivamente locale le ordinanze contingibili e urgenti sono adottate dal Sindaco, quale rappresentante della comunità locale”, ma la normativa nazionale sull’ordinamento penitenziario del 1975 “fornisce un elenco tassativo dei soggetti che possono recarsi in visita negli istituti penitenziari senza autorizzazione” e, nonostante questa possibilità sia stata concessa dal 2009 anche ai Garanti dei detenuti, “analoga previsione non è stata introdotta per i presidenti delle Province e per i sindaci”.

Considerando anche come “le molteplici iniziative finalizzate alla formazione e all’inserimento lavorativo dei detenuti sono promosse dagli enti locali”, una revisione normativa sui criteri di accesso alle strutture “appare quanto mai necessario e urgente”, conclude Bruno.

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