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Cronaca

Addio alla tassazione sulla prima casa: a Cesena ne beneficiano 30.500 famiglie

Nel 2016 i cesenati stanno quindi pagando meno tasse. Ancora molto resta da fare, ne siamo consapevoli, ma, per la prima volta dopo tanti anni, finalmente ognuno di noi potrà notare come alle parole del passato si siano sostituiti concretamente i fatti dell’oggi", affermano Lucchi e Battistini

A Cesena sono circa 30.500 famiglie, ognuna delle quali, in media risparmierà 270 euro, che non dovranno pagare alcuna imposta sulla prima casa. "Con la Legge di Stabilità dello scorso autunno, il Governo ha infatti abolito la Tasi per le prime abitazioni, alleggerendo il carico fiscale per le famiglie italiane e, quindi, anche per quelle cesenati", ricordano il sindaco Paolo Lucchi e il vicesindaco Carlo Battistini.

Ma a Cesena a risparmiare non saranno solo proprietari di prima casa: "anche le famiglie titolari di immobili concessi in comodato a parenti di primo grado (come ad esempio i genitori che concedono un’abitazione ai figli), si troveranno in una condizione fiscale agevolata, poiché pagheranno una aliquota Imu inferiore (0,76%) - specificano gli amministratori -. Allo stesso modo, chi affitta gli alloggi di proprietà a canone concordato, pagherà una aliquota IMU pari allo 0,86%".

Ma non basta: "il 2016 ha portato novità anche per le imprese - rendono noto Lucchi e Battistini -. Per le attività produttive, infatti, la Legge di Stabilità è intervenuta eliminando l’Imu sui cosiddetti “imbullonati” (i macchinari ancorati a terra), mentre le imprese agricole trarranno beneficio dall’esenzione Imu per i terreni dei coltivatori diretti e degli imprenditori agricoli iscritti alla previdenza agricola. Come amministratori pro tempore della città di Cesena abbiamo naturalmente accolto con estremo favore queste novità: l’alleggerimento fiscale avvantaggia evidentemente il potere d’acquisto delle famiglie cesenati e sgrava le imprese di alcuni pesanti oneri per la loro attività. E ciò accade, a differenza del passato, senza “scaricarsi” sul bilancio comunale".

"Infatti, per la prima volta, dopo tanti anni, il Governo ha ridotto la tassazione a carico dei cittadini, non imponendo ai Comuni di innalzare la propria - continuano Lucchi e Battistini -. Per esempio, a Cesena la Tasi sulla prima casa procurava un gettito alle casse comunali pari a 8.250.000 euro: cifra che il Governo ha tagliato ai cittadini, compensandola completamente al Comune e permettendo così alla nostra comunità di veder garantiti i servizi che ci contraddistinguono, in un contesto di pressione tributaria che oramai da anni si caratterizza fra le più basse, soprattutto se messa in confronto delle principali città dell’Emilia-Romagna".

"Poiché però in questo momento la pressione tributaria e fiscale è sentita dai cittadini come uno dei temi sui quali si misura la capacità di una comunità di ritrovare la propria migliore sintonia, con il bilancio votato lo scorso dicembre dal Consiglio comunale, abbiamo ritenuto opportuno rafforzare, in una logica “made in Cesena”, questo indirizzo positivo - proseguono -. Per questo, oltre alle misure sopra descritte, i cesenati già nei primi mesi del 2016 hanno potuto godere di un taglio secco del 10% sulle rette per i servizi a domanda individuale, permettendo alle famiglie che ne usufruiscono di risparmiare sui servizi scolastici, sulle mense, sui servizi assistenziali e sull’assistenza agli anziani. Nel 2016 i cesenati stanno quindi pagando meno tasse. Ancora molto resta da fare, ne siamo consapevoli, ma, per la prima volta dopo tanti anni, finalmente ognuno di noi potrà notare come alle parole del passato si siano sostituiti concretamente i fatti dell’oggi".

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