rotate-mobile
Cronaca

Il timore: primo Natale senza Presepe davanti alla Cattedrale?

Quest'anno, dopo tanti anni, di fronte alla Cattedrale di Cesena non verrà più allestita la Natività alberata con Gesù Bambino

> AGGIORNAMENTO: LA RASSICURAZIONE: "IL PRESEPE CI SARA'"

Niente Presepe per il Natale? Una notizia che il consigliere comunale di Libera Cesena Stefano Spinelli ha paventato con dispiacere: “Un altro segno semplice e festoso, che richiama la nostra tradizione storica, culturale e religiosa, che viene meno, come fosse qualcosa di cui aver paura o vergognarsi. Molto meglio il meno compromettente “Bosco illuminato” che è più politicamente corretto, come va di moda dire oggi. Ma non è significativo, non rappresenta nulla, non esprime alcuna novità importante per l’uomo, non è un segno che rimanda alle evidenze positive di un senso religioso diventato cultura, tradizione e identità, la nostra identità”.

Perché tutto questo? Si domanda Spinelli: “Forse per la malintesa esigenza di non offendere altre coscienze o altre religiosità. Ma se questo fosse il motivo, sarebbe ben poca cosa e avremmo ben poca considerazione degli altri e ben poco rispetto invece di noi stessi. Dovremmo autodistruggere la maggior parte della nostra cultura, letteratura, arte, e anche scienza; nonché tanti aspetti quotidiani della nostra esistenza (a cominciare dallo stesso calendario, che parte dalla nascita di Cristo)”.

Il Presepe, che nelle scorse edizioni ha subito vari furti di statuette veniva finanziato dalla Fondazione Cassa di Risparmio, che quest'anno però non farà l'allestimento. Dice Spinelli: “Il Comune ha sopperito la Fondazione Cassa di Risparmio, che sino ad ora aveva apprestato l’area, e ha pensato bene di togliere l’unico riferimento vero al Natale. Non credo che sia complicato o troppo oneroso inserire anche nel nuovo progetto il Presepe: non credo che la Fondazione si opponga al suo utilizzo anche nel nuovo contesto. A zero spese per il Comune”.

E conclude: “Dobbiamo decidere cosa fare da grandi in questa società globalizzata, dobbiamo rispondere alla domanda “in quale società vogliamo vivere”? Dobbiamo cioè tener conto delle esigenze di religiosità dell’uomo che si esprimono in un certo modo, tempo e che sono parte della nostra cultura e identità? O ne dobbiamo prescindere? In questo secondo caso, si sopprimerebbe una parte essenziale dell’esperienza umana. Invito il Comune a ripensarci. Il Presepe non costa nulla e significa tanto”.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Il timore: primo Natale senza Presepe davanti alla Cattedrale?

CesenaToday è in caricamento