rotate-mobile
Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Bagno di Romagna

San Piero, si litiga ancora sul cambiare nome a piazza Allende: "Deciderà il popolo"

 La “tenzone” è tra l’Assessore alla Qualificazione Urbana Alessandro Severi e il gruppo di opposizione in Consiglio “La Nostra Sinistra”

Continua la diatriba nell’alta valle del Savio per la modifica del nome della piazza principale del comune.  La “tenzone” è tra l’Assessore alla Qualificazione Urbana Alessandro Severi e il gruppo di opposizione in Consiglio “La Nostra Sinistra”. A replicare è Severi che spiega: “Voglio subito rispondere al nuovo volantino a me rivolto, dove scopro essere diventato pressappochista, supponente ed inconcludente, ma fortunatamente non più fascista ed ignorante”.

“Per quanto attiene all'eventuale cambio di denominazione, vedo che mi si è data risposta alla mia domanda sul perché personaggi come Tino Corzani o Sandro Pertini non possono prendere posto sulla targa della Piazza al posto di Allende. Voglio però tranquillizzare perchè non sarà certo il mio voto (o di altri ex  amministratori) a determinarne il nuovo nome. Penso piuttosto che debbano essere i  cittadini a formulare le ipotesi, magari coincidenti con le mie, ma dovendo  essere la Piazza del popolo, sia dato al popolo la facoltà di  decidere. Visto soprattutto  che la mia iniziativa non è stata certo solo personale, ma dettata dall'esigenza di rispondere a molti che condividevano questo mio pensiero”. 

“Sul tema della Piazza Allende concordo che la situazione è tragica, la pavimentazione grida letteralmente vendetta e ha bisogno di un pesante rifacimento che difficilmente può essere eseguito dai soli operai del Comune che si trovano a fronteggiare numerose problematiche su tutto il territorio, ma certo, se si parla di Piazza Allende, si dovrebbe pure parlare della pessima realizzazione di Piazza Martiri e della sua fontana, del tetto del cimitero di S. Piero a rischio crollo, del Teatro che presentava problemi di agibilità, dei giardini della Torretta e dell'ex Mercato Vecchio, del tetto dell'edificio dell'ex Giudice di Pace con gravi danni da infiltrazione, dei giardini di Bagno nel lungo fiume mai rifatti dagli anni '80 (ad eccezione del laghetto, se non ricordo male), dello stato di abbandono del piazzale della fonte solfurea del Chiardovo e così discorrendo... Di lavoro arretrato ce n'era e ce n'è tantissimo, ma un po' alla volta cercheremo di completare tutto quello lasciato in sospeso o neppure cominciato dai nostri predecessori”. 

“Ma tornando al volantino, mi si conceda di notare che "La Nostra Sinistra", che oggi si lamenta degli animali esposti in piazza e della "puzza di sterco" (evidenziati a chiare lettere sulla loro bacheca), sembra somigliare a quella infelice trasformazione della politica italiana: con la puzza sotto il naso e lontana dai ceti popolari. Io invece preferisco stare da un'altra parte e volentieri scendo in piazza a fianco di chi lavora, anche nelle mansioni più umili. Credo che al mio fianco ci avrei trovato anche Salvador Allende, di cui citano la predica ma non seguono la pratica”.
 

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

San Piero, si litiga ancora sul cambiare nome a piazza Allende: "Deciderà il popolo"

CesenaToday è in caricamento