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Cronaca

Cambiamo Marcia in tre edizioni ha coinvolto 800 cesenati, Lucchi: "Il progetto si rinnova"

“Le analisi svolte nell’ambito del Piano Urbano della Mobilità Sostenibile futuro – commenta l’Assessora alla Mobilità sostenibile e Viabilità Francesca Lucchi – dimostrano come lo spostamento medio di un cesenate è di 3,5 chilometri"

 L’evoluzione della mobilità sostenibile a Cesena passa per #Cambiamomarcia,  progetto co-finanziato dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare nell'ambito del “Programma sperimentale nazionale di mobilità sostenibile casa-scuola e casa-lavoro”, che ha l’obiettivo di favorire scelte di mobilità sostenibile, individuali e collettive, da parte dei cittadini, a partire dai cambiamenti di abitudini quotidiane. In buona sostanza, per tre anni il Comune ha concesso incentivi economici a tutti coloro, dapprima solo lavoratori e in seguito anche studenti, che hanno preferito la bici all’automobile per gli spostamenti quotidiani casa-lavoro-casa e casa-scuola-casa, monitorando costantemente i dati attraverso l’attivazione di un’apposita App.

Il finanziamento ministeriale infatti ha offerto al Comune di Cesena l’opportunità di sperimentare una forma d’incentivo all’utilizzo della bici sui tragitti casa lavoro, con grande successo. Sono 829 i cittadini partecipanti che hanno accettato la sfida di lasciare la propria auto parcheggiata sotto casa per recarsi al lavoro con la bici; 3 chilometri al giorno la distanza media percorsa da ciascuno durante i mesi dell’attività; 400 mila i chilometri pedalati per un totale di 90 mila euro complessivamente liquidati. E ancora, 57 le tonnellate di CO2 non emessa in atmosfera, essenzialmente il dato più rilevante.

“Le analisi svolte nell’ambito del Piano Urbano della Mobilità Sostenibile futuro – commenta l’Assessora alla Mobilità sostenibile e Viabilità Francesca Lucchi – dimostrano come lo spostamento medio di un cesenate è di 3,5 chilometri, dato sostanzialmente confermato dagli spostamenti medi giornalieri percorsi dai nuovi ciclisti che ha partecipato al progetto Cambiamomarcia. Questo fenomeno ci fa riflettere sull’importanza di continuare a lavorare su attività di sensibilizzazione ed incentivazione per indurre a un cambio di abitudini collettivo. La maggior parte dei ciclisti urbani che ha partecipato al progetto in questi anni ha confermato la tendenza a continuare ad utilizzare la bici anche terminato il contributo economico di 25 centesimi al chilometro, dimostrando come un cambiamento di abitudini porti verso un miglioramento del proprio stile di vita e anche dell’organizzazione della propria giornata. In questo senso la nostra volontà è di rinnovare il progetto, prevedendo anche una più diretta partecipazione delle imprese, che possono supportarci nel coinvolgimento dei propri dipendenti, andando a caratterizzare in modo più marcato le attività. Anche con tale obiettivo è in questi giorni attivo, nei canali online e social dell’Amministrazione, un questionario che sensibilizza a meglio valutare le proprie abitudini e i cui risultati saranno utilizzati per pianificare le prossime iniziative in termini di incentivo alla mobilità. Educazione e comunicazione procederanno di pari passo con la sicurezza e la necessità di infrastrutture adeguate. La bicipolitana che stiamo progettando, avrà proprio la funzione di identificare arterie viarie ciclabili primarie, che possano caratterizzare in modo chiaro, come linee di una metropolitana, la mobilità dolce a Cesena”.

“Procedendo verso questa direzione – prosegue Lucchi – il Piano Urbano della Mobilità Sostenibile ci consentirà di progettare una nuova visione decennale per la mobilità sostenibile cittadina prevedendo interventi, strutture e servizi dedicati alla ciclabilità e camminabilità che aiutino la città a fare un salto di qualità in termini di sicurezza, comfort e attrattività. Nel corso di questi tre anni non abbiamo trascurato alcuna fascia di età e questo è stato possibile grazie alla collaborazione delle famiglie, delle associazioni locali e delle dirigenze scolastiche che hanno coinvolto gli studenti, dalla scuola dell’infanzia, veri protagonisti delle 32 linee Piedibus cittadine. In particolare, nonostante la conclusione del finanziamento ministeriale, in relazione agli importanti risultati conseguiti attraverso il Piedibus, è intenzione dell’Amministrazione continuare a sostenere e finanziare il progetto anche per i prossimi anni scolastici”.

Il progetto, avviato a primavera 2018 e che termina nel 2021 con la conclusione del finanziamento ministeriale, si articola in tre filoni principali: la mobilità casa-scuola, la mobilità casa-lavoro, la creazione o il completamento di lavori infrastrutturali e servizi integrati ed innovativi per la mobilità sostenibile. Il finanziamento del Ministero ha offerto l’opportunità al Comune di lavorare per la mobilità sostenibile 6-10 anni, di accompagnare gli interventi per migliorare e rendere più sicure strade e spazi attorno alle scuole primarie, di sperimentare attività per incentivare scelte sostenibili di spostamento nel tragitto tra casa e scuola.Le attività finanziate sono tuttora in corso e dureranno fino a novembre 2021. L'azione di mobility management scolastico ha visto Amministrazione comunale e 7 Dirigenti scolastici impegnati (per un totale di circa 7200 alunni coinvolti dal programma di attività di educazione e comunicazione sviluppate) nella creazione di una rete di soggetti attivata a supporto di insegnanti e famiglie.

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