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Cronaca Cesenatico

Rimborsi pasti, bufera sull'Apt. I sindaci: "Vicenda grave, ma separare responsabilità"

Sulla questione sono intervenuti anche i sindaci Andrea Gnassi (Rimini), Michele de Pascale (Ravenna). Paolo Lucchi (Cesena), Davide Drei (Forlì), Luca Coffari (Cervia), Matteo Gozzoli (Cesenatico), Renata Tosi (Riccione) ed Enzo Ceccarelli (Bellaria-Igea Marina)

LEGA NORD - Anche la Lega attacca su APT, dopo il caso dei cosiddetti pranzi ''truccati'' coi giornalisti che ha costretto alle dimissioni l''ormai ex capo ufficio stampa Fabio Grassi. Secondo Jacopo Morrone, romagnolo della Lega Nord, le dimissioni dovrebbero arrivare da parte di "tutti gli attori coinvolti", assessori compresi. Invece, prevede, "finira' a tarallucci e vino", nonostante l'esposto in Procura annunciato dal Movimento 5 stelle. "Adesso promettono sfracelli, ma il problema vero e' che il ''caso'' del capo ufficio stampa di APT rappresenta la punta dell'iceberg di un sistema che sembra consentire, e non da oggi, certi abusi e certe storture da parte della rete di collaboratori, consulenti, amici, aziende, enti, pubblici e parapubblici, che in qualche modo interagiscono con la Regione e con il partito di maggioranza", afferma Morrone, che dunque non prende sul serio la linea dura annunciata dalla presidente APT e dall''assessore regionale al Turismo Andrea Corsini.

"Fanno bene, oggi, a promettere seri provvedimenti, peccato che noi non ci crediamo - ribatte- perche', infatti, l''assessore regionale al turismo Andrea Corsini non ha subito avviato un''inchiesta quando il M5s ha sollevato il problema dei soggiorni pagati da APT a giornalisti invece di dire che tutto andava bene? Perche' il segretario regionale del Pd", Paolo Calvano, "si preoccupa solo oggi che il comportamento del capo ufficio stampa di APT possa rischiare di mettere in cattiva luce tutta la pubblica amministrazione, come riporta la stampa?". E ancora: "Perche' i vertici della stessa azienda di promozione turistica sembrano svegliarsi bruscamente solo oggi da un lungo torpore?"

Secondo il leghista romagnolo "la verita' e' che il sistema messo in piedi dall''amministrazione regionale, da lunghissimo tempo in mano allo stesso partito, e'' marcescente. Vincono la nebulosita'' e la scarsa trasparenza, le amicizie e le parentele e i giochi di potere nelle scelte e la meritocrazia e'' qualcosa di astruso". Dunque, il "caso", se accertato dopo le opportune verifiche, e' grave e bene ha fatto il capo ufficio stampa di Apt a dimettersi, ma quello che piu' sorprende e' la superficialita' e il senso di impunita' con cui e'' stato perpetrato, che significano un''usualita'' del comportamento, un agire considerato, per cosi'' dire, normale nel sistema amministrativo/burocratico della Regione". Per loro, afferma ancora Morrone alludendo agli amministratori Pd, "va sempre tutto bene, e' tutto chiaro e corretto, finche' non scoppia il bubbone, che dovrebbe portare tutti gli attori coinvolti a dimissioni immediate (compresi gli assessori) e a un cambio di marcia, e che, invece, in questo caso come in altri, dopo che i media avranno rivolto la loro attenzione altrove, finira'' a tarallucci e vino". (fonte Dire)

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