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Cronaca

Bufalini, l'appello del sindacato: "Reintrodurre personale di supporto nel turno notturno"

Il sindacato Nursing Up scrive alla direzione generale e a Lattuca: "Professionisti in servizio costretti al demansionamento"

A fronte di un incontro effettuato sull'organizzazione del Bufalini il 29 luglio scorso, il sindacato Nursing Up, ha raccolto alcune problematiche inerenti la gestione del personale. Per questo motivo la segreteria del sindacato, rappresentata da Gianluca Gridelli, ha preso carta e penna per scrivere una nota alla Direzione Generale dell'Ausl Romagna, al sindaco Enzo Lattuca e all'Ordine Provinciale degli Infermieri Forlì-Cesena.

Nella nota il sindacato chiede la reintroduzione del personale di supporto nel turno notturno dalle 20 alle 7 di mattina per evitare che infermieri, indifferentemente dal ruolo professionale, svolgano ruolo di OSS, con relativo demansionamento o meglio “deprofessionalizzazione” e, come secondo punto, si chiede che il personale OSS esca nel turno pomeridiano mezz'ora più tardi, ovvero alle 20 e non alle 19.30, quando le sale operatorie sono ancora in attività.  

"Inoltre - scrive Gianluca Gridelli - vi sarebbe un'ulteriore contrazione dell’orario di servizio del personale OSS, nel  turno pomeridiano, che vedrebbe il nuovo profilo orario con uscita alle 19,30 orario nel quale molto spesso l’attività di sala operatoria è ancora attiva e coincidente col rientro in degenza del paziente proveniente  dal blocco operatorio o dalla  sala angiografica (il lunedì e il mercoledì). Come si è già detto - continua Gridelli - l’assenza del personale di supporto ricade direttamente sui professionisti in servizio che devono far fronte a tutte  quelle attività domestico-alberghiere attribuibili al personale di supporto così come sancito dall’ Accordo Stato-Regioni del 22 febbraio 2001 che istituisce la figura dell’ Operatore Socio sanitario e ne definisce i profili delle specifiche attività. Rifacimento delle stanze vuote con sanificazione degli arredi, sono solo alcune delle attività che, ancora oggi, il personale sanitario è costretto ad effettuare con grande senso di svilimento professionale paradossalmente  in un momento storico ove le professioni sanitarie hanno raggiunto la massima, dal punto di vista normativo-giuridico,  espressione di autonomia e competenze avanzate così come definiti dai relativi Codici Deontologici e Profili professionali. In ultimo - conclude il segreatario - Pare che il D.S. (Day Surgery) debba addivenire nel tempo ad erogare prestazioni  di tipo “polispecialistico”.

 Tale dicitura non è stata ulteriormente approfondita nella riunione che la Direzione Tecnica ha tenuto con tutti gli  operatori lasciando molti dubbi su quello che diventerà tale servizio e su come, eventualmente, il personale coinvolto dovrà affrontare eventuale formazione specifica".

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