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Cronaca

Bottiglia lanciata dall'alto ferisce 2 giovani. La discoteca si cautela con le telecamere: "Cerchiamo il responsabile"

Quella che doveva essere una serata di divertimento e spensieratezza si è purtroppo caratterizzata per un episodio sgradevole che ha visto il ferimento di due ragazze, colpite da una bottiglia 'vagante'

Quella che doveva essere una serata di divertimento e spensieratezza si è purtroppo caratterizzata per un episodio sgradevole che ha visto il ferimento di due ragazze, colpite da una bottiglia 'vagante', lanciata dall'alto verso la pista da ballo piena di ragazzi. E' successo lo scorso venerdì sera al Teatro Verdi di Cesena che come è noto nel weekend diventa una apprezzata discoteca molto frequentata non solo dai giovani cesenati, ma anche da quelli di tutta la Romagna. 

Il problema è che lo scorso venerdì notte due giovani frequentatrici del locale sono finite al Bufalini. Il giorno seguente l'accorato appello della mamma di una ragazza ferita sui social: "Ma figlia si è sentita letteralmente piombare in testa una bottiglia da non si sa dove. Risultato: ambulanza e pronto soccorso al Bufalini. Chiunque ha visto qualcosa chiedo di farlo presente ai carabinieri a cui sporgeremo denuncia". Le due giovani, una sammarinese e una ragazza del Rubicone sono finite al pronto soccorso, ferimenti non gravi, ma c'è stato tanto spavento per un gesto che poteva avere conseguenze peggiori. Situazioni che si possono creare purtroppo in particolare nelle serate che vedono un target più giovane con ragazzi che faticano ad individuare il limite tra giusto e sbagliato, complice probabilmente anche un po' di euforia alcolica.

A ricostruire l'accaduto è Andrea Rossi, titolare del locale: "I fatti sono ormai noti, è stata lanciata una bottiglia dal primo 'anello' e ha preso di striscio due ragazze che sono rimaste ferite, anche se in modo non grave. Nel locale non usiamo il vetro ma la bottiglia è stata con ogni probabilità presa da uno dei tavoli che si trovano al piano terra e portata su di nascosto".

Nella discoteca erano presenti circa 500- 600 ragazzi e Rossi chiarisce che "non è stata una situazione fuori controllo. Non abbiamo ritenuto necessario chiamare le forze dell'ordine, ma pensare in primis al soccorso delle giovani. Ovviamente per noi è una priorità ora individuare il ragazzo che ha fatto questa 'bravata', stiamo sentendo gli amici, stiamo facendo molte telefonate, è importante capire chi è stato, non per criminalizzarlo, ma per fargli capire che ha sbagliato".

Il Verdi venerdì sera era presidiato da 15 addetti alla sicurezza ma non è ovviamente facile controllare i palchetti e la platea, vista la notevole mole di giovani che affollano il locale. La discoteca a breve presenterà una novità proprio sul versante della sicurezza, un'azione che era già preventivata dal 15 ottobre. "Installeremo delle telecamere ad infrarossi, che monitoreranno quello che succede anche al buio, era un qualcosa che avevamo già previsto, a prescindere da questo episodio". Un episodio su cui Andrea Rossi fa una riflessione nel contesto della movida e del mondo della notte: "Penso non sia giusto criminalizzare i ragazzi, i giovani sono stati 'chiusi' in casa per colpa della pandemia, e stanno riscoprendo la socialità repressa. Hanno bisogno di contenitori come le discoteche dove possano esprimersi e socializzare, anche con l'altro sesso. Penso che questo era un problema già presente pre-Covid, che è stato aggravato dalla pandemia. Parliamo di ragazzi che spesso non hanno ancora sviluppato una personalità, ed episodi del genere possono capitare. Questo non significa che li minimizziamo, tant'è che continuiamo a cercare il resposabile, anche per fare in modo che non succeda più".

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