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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca Cesenatico

Botte e minacce con i coltelli alla ex, fermato sotto casa della fidanzata

Alle 23 di sabato gli agenti del posto di polizia estivo e quelli della Squadra Mobile hanno fermato un ragazzo in una via di Valverde. portato in tribunale il giudice non ha convalidato l'arresto

Alle 23 di sabato gli agenti del posto di polizia estivo e quelli della Squadra Mobile hanno fermato un ragazzo in una via di Valverde. Era sotto casa dell'ex morosa che sbraitava, urlava e diceva di volerle parlare. Ma questo è solo l'epilogo di una vicenda fatta di gelosia, botte, minacce con le armi. La ricostruzione degli inquirenti parte da una diatriba per motivi di gelosia scatenatasi tra la coppia all'interno della vettura in uscita dal centro commerciale Iper di Savignano.

La ragazza, che  ha superato la trentina, avrebbe rimediato delle botte alla testa e per sottrarsi alla violenza è uscita dall'auto anche se era già in movimento. L'alterco è continuato e solo l'intervento di una passante che le ha dato un “passaggio volante” sulla propria vettura ha permesso di cambiare le sorti della vicenda. Ma l'uomo non ha dato segni di cedimento e si è gettato all'inseguimento con la sua Smart.

Le due ragazze, alla vista di una volante della polizia, si sono accodate alla volante così da far desistere l'inseguitore. La vittima è stata portata al prontosoccorso per degli accertamenti. Ma il secondo round si è riproposto poco dopo quando la ragazza, sempre accompagnata dalla donna che l'ha raccolta dalla strada, si è recata nella propria abitazione visto che non voleva tornare nella casa che condivideva con l'uomo. Quando lui si è presentato sotto casa chiamandola insistentemente al telefono e con urla in strada è scattata la chiamata alle forze dell'ordine.

Giunti sul posto gli agenti hanno raccolto la testimonianza della donna. La relazione tra i due è di appena quattro mesi, ma da due la situazione di coppia era invivibile viste le minacce e le botte. Tanto che appena due mesi prima la ragazza era in pronto soccorso per un brutto colpo ad una costola. In quell'occasione non disse che era opera del ragazzo, ma di una caduta in bicicletta. Particolare però svelato alla polizia a cui si è aggiunta un'altra inquietante indicazione. In casa c'erano delle armi che, secondo la ricostruzione, l'uomo avrebbe utilizzato per minacciare la vittima: si tratta di una pistola ad aria compressa uguale ad una Beretta 92F, un coltello alla Rambo con lama da 23 centimetri, un coltello a molla e un manganello con chiare scritte fasciste.  

Gli inquirenti hanno anche ascoltato i vicini ed altri conoscenti che hanno confermato i vivaci e non sporadici litigi. Il ragazzo, un 35enne muscoloso, è stato fermato per gravi indizi di colpevolezza e lunedì si è presentato in tribunale per la direttissima, il Pm titolare delle indagini è il dott. Filippo Santangelo. Il giudice Camillo Poillucci ha pensato di non convalidare l'arresto, quindi il giovane è stato rimesso in libertà.

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