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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca Longiano

A Michele De Marco la Borsa di Studio di 10mila euro del Premio Iller Campani

Martini ha voluto dedicare qualche parola alla figura del professionista al quale è stato intestato il premio, ricordando che “è passato poco più di un anno dall'improvvisa quanto prematura scomparsa del dottor Iller Campani"

É stato lo stesso presidente del Gruppo Martini, Dottor Fabio Martini, ad assegnare, nel corso di una breve, intensa cerimonia, nello spazio “workshop” della la Borsa di Studio di 10mila euro uro del Premio Iller Campani, a Michele De Marco, che ha presentato un progetto di ricerca sulle “Farine d’insetto: risorse innovative e sostenibili, per l’alimentazione del suinetto”. Lo scopo del premio, al quale potevano partecipare i laureati in Biotecnologie animali, Medicina veterinaria, Scienze agrarie, Scienze e tecnologie delle produzioni animali, Scienze e tecnologie alimentari, con interessi professionali nel campo della nutrizione del suino era quello di supportare la realizzazione di un progetto di studio sull'alimentazione del suino, da svolgersi presso una struttura italiana o estera, da parte di un giovane ricercatore. Il profilo richiesto per partecipare prevedeva, infatti, un’età massima di 35 anni.

Martini, nel corso del suo breve intervento, ha voluto ricordare l’impegnativo lavoro della Commisssione giudicatrice, composta da Pier Giorgio Monetti docente universitario e autore di importanti opere sull'allevamento degli animali, da Maria Teresa Pacchioli, del Centro Ricerche Produzioni Animali e da Francesco Conte, in rappresentanza del Gruppo Martini. Sono state ben otto, infatti le domande di partecipazione, i cui progetti di ricerca sono stati scrupolosamente analizzati, per una scelta che si è subito manifestata difficile, per la qualità e l’originalità che li caratterizzava e tra i quali, come detto, il progetto di De Marco è stato giudicato il più meritevole, in quanto possedeva le caratteristiche che devono contraddistinguere una sperimentazione scientifica, in termini di rappresentatività e durata e, quindi, di affidabilità. Della ricerca scelta, la commissione ha apprezzato, inoltre, la carica innovativa e i possibili riscontri applicativi in un immediato futuro.

Martini ha voluto dedicare qualche parola alla figura del professionista al quale è stato intestato il premio, ricordando che “è passato poco più di un anno dall'improvvisa quanto prematura scomparsa del dottor Iller Campani, stimato e affermato nutrizionista oltre che giornalista impegnato nel settore della nutrizione animale e della divulgazione tecnico-scientifica. Dal 1982 Campani lavorava presso il Gruppo Martini di Budrio di Longiano (FC), azienda che dal 1918 opera in filiera integrata nel settore delle carni suine, avicole, cunicole, diventandone presto uno dei suoi più stimati dirigenti. Per la sua competenza dal 2004 al 2007 è stato membro del Consiglio della Società italiana patologia e allevamento suini (Sipas) e dal 2007 della Commissione tecnica di Assalzoo (Associazione nazionale tra i produttori di alimenti zootecnici). Ha scritto oltre 100 apprezzate pubblicazioni e chi l’ha conosciuto, oltre alle sue indubbie competenze tecnico-scientifiche, conserva umanamente il ricordo di una persona estremamente corretta, affabile, sempre pronta alla battuta.

Pacchioli, presente alla cerimonia, confermando quanto già sottolineato dal presidente Martini ha voluto solo aggiungere che, in seno alla Commissione giudicatrice “ci siamo confrontati con elaborati molto originali e di alto livello qualitativo, che hanno centrato in pieno l’obiettivo del bando: quello di proporre un prodotto ad hoc per l’industria mangimistica. Non è stato semplice individuare il lavoro migliore, proprio perché tutti, a vario titolo, hanno espresso un alto valore qualitativo in termini di conoscenze scientifiche e intuizioni innovative”. “Per noi – spiega infine in un suo messaggio Carla Martini, titolare del gruppo insieme ai fratelli – Iller Campani ha rappresentato una figura di riferimento importante, al quale, nei molti anni di collaborazione, ci ha legato non solo la professionalità che lo distingueva, ma anche un affetto che nel tempo si è sempre più consolidato. Per questo abbiamo creduto fosse giusto ricordarlo con un premio importante da assegnare a un giovane laureato che, ci auguriamo, potrà percorrere il cammino tracciato da una persona di indubbio e riconosciuto valore”.

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