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Cronaca Savignano sul Rubicone

'La Birra di Romagna' di 2 fratelli: "Siamo un birrificio agricolo, non artigianale. Coltiviamo quello che ci serve"

"Siamo un birrificio agricolo, non artigianale. Artigianale significa che chi fa la birra deve acquistare la materia prima che gli serve per produrla, mentre un birrificio agricolo ha tutto quello che serve perché lo prende dalle sue coltivazioni"

Semplici, chiari, essenziali, come il nome che hanno dato alla birra che producono: "Birra di Romagna". Del resto viene prodotta in Romagna, a Savignano sul Rubicone, quindi, un nome più chiaro ed efficace di così non poteva esserci. Sono i due fratelli Gobbi, Lorenzo ed Edoardo, entrambi sotto i 30 anni, che lasciando lavori sicuramente più normali e sedentari come il geometra e il filosofo qualche anno fa hanno deciso che l'aria aperta e il contatto con la natura erano il loro nuovo mood. E così hanno preso un ettaro e mezzo a fianco della scuola superiore Marie Curie, sotto Castelvecchio, e altri 4 ettari sopra le prime colline di Savignano sul Rubicone per fondare il "Podere Bislacco".

A dir la verità qualcosa di filosofico c'è anche nel nome della location, ma del resto entrambi suonano e sono appassionati di musica e quindi non potevano non essere creativi e originali, dando uno stile tutto loro anche a un pezzo di terra che, tra l'altro, stanno facendo fruttare con grande professionalità e col metodo della consociazione. Di che si tratta? Praticamente, coltivando contemporanea di due o più specie di piante sullo stesso terreno, fanno in modo che le stesse piante usufruiscono degli stessi lavori, cure colturali e concimazioni. Ma soprattutto una aiuta l'altra a crescere senza utilizzare pesticidi, rinvigorenti e senza nemmeno usare la zappa. Un lavoro di squadra messo in campo dalle piante, naturale e amichevole. E per quanto riguarda la coltivazione parliamo di orzo, luppolo, prodotti principali per realizzare la birra di Romagna; e poi verdura dell'orto per fare estratti e altri stuzzichini che poi saranno offerti ai clienti dell'Emporio Bislacco (locale aperto un anno fa accanto al Ponte Romano) oppure nel punto vendita al centro del Podere che di sera si trasforma in un suggestivo punto di ritrovo per il dopocena, dove si ascolta musica e si beve bene.

"Produciamo 80/100 ettolitri di birra - spiega Lorenzo - e siamo un birrificio agricolo, non artigianale. Artigianale significa che chi fa la birra deve acquistare la materia prima che gli serve per produrla, mentre un birrificio agricolo ha tutto quello che serve perché lo prende dalle sue coltivazioni. Ovviamente, poi ci appoggiamo a un impianto per realizzarla ma siamo noi a dare le ricette. Sono due anni che siamo certificati birrificio agricolo, e in Romagna siamo solo tre o quattro. Tra l'altro, sempre fedeli alla nostra filosofia della semplicità, produciamo solo una linea ristretta di birre: una bionda nostrana e una doppio luppolo che si rifà a quella degli inglesi. Per quanto riguarda, invece, la distribuzione della birra, siamo contattati da  aziende agricole e agriturismi che ricercano un prodotto locale agricolo e di qualità, ma siamo sempre alla ricerca di nuovi orizzonti".

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