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Cronaca

Il bilancio più difficile dal dopoguerra. Trasferimenti statali in picchiata

Nessun aumento dell'addizionale Irpef e delle tariffe per i servizi a domanda individuale; applicazione dell'aliquota di base (4 per mille) per l'Imu sulla prima casa; nessun taglio per la spesa sociale e la pubblica istruzione

Nessun aumento dell’addizionale Irpef e delle tariffe per i servizi a domanda individuale; applicazione dell’aliquota di base (4 per mille) per l’Imu sulla prima casa; nessun taglio per la spesa sociale e la pubblica istruzione, fornendo anzi un maggior sostegno alle politiche per l’infanzia con aumento di 100mila euro e rafforzando le politiche per la casa; forte impegno per rilanciare la crescita delle imprese e del territorio con uno stanziamento di 450mila euro (+489% rispetto all’anno scorso).

Sono questi alcuni degli elementi più rilevanti della proposta di bilancio di previsione 2012 - forse il più difficile dal dopoguerra a oggi - messo a punto dalla Giunta Comunale di Cesena dopo un lungo percorso di confronto con i cittadini, le forze sociali ed economiche e dopo aver recepito gli scenari indicati dalla manovra economica del Governo Monti. La previsione per le entrate correnti si assesta su una cifra di 79 milioni e 63mila euro. Di questa somma, 1 milione e 833mila euro andranno però in conto capitale, cioè serviranno per finanziare investimenti. Quindi la somma realmente disponibile ammonta a 77 milioni e 230mila euro.

Nel 2012 la fetta di entrate più consistente è rappresentata dalle entrate tributarie che passano dai 27 milioni e 582mila euro del 2011 agli attuali 51 milioni e 608mila euro (+ 87%, pari a 24 milioni e 26mila euro). A determinare il nuovo quadro soprattutto due fattori. Da un lato, c’è l’introduzione dell’Imu (Imposta Municipale Unica). L’Amministrazione comunale ha scelto di non applicare aumenti all’aliquota base del 4 per mille sulla prima casa e del 2 per mille sui terreni agricoli, mentre per le altre proprietà immobiliari è stata fissata l’aliquota del’8,6 per mille (con l’aumento dell’1 per mille rispetto all’aliquota base). Sulla base di queste aliquote, l’Imu a Cesena ha un valore di circa 38 milioni d 506mila euro e determinerà per il Comune un gettito stimato intorno ai 26 milioni e 240mila euro, mentre la restante parte andrà allo Stato.

Dall’altro c’è il cosiddetto ‘fondo di riequilibrio’ che trasferisce ai Comuni quote incassate dallo Stato tramite le imposte. Questa voce, che per Cesena ammonta a 17 milioni e 700mila euro, sostituisce praticamente quasi tutti i trasferimenti statali. Resta invariata l’addizionale Irpef. Confermato l’impegno alla lotta all’evasione fiscale e al fenomeno degli affitti irregolari. Anche nel 2012 proseguirà la collaborazione con la Guardia di Finanza, con l’invio di tutte le dichiarazioni Isee per un controllo incrociato dei dati, e con l’Agenzia delle Entrate.

Inoltre, per l’ottenimento dei contributi comunali, oltre all’Isee, si sta ragionando sull’introduzione di un ‘redditometro made in Cesena’ (che terrà conto di alcuni parametri, come ad esempio il possesso di auto di lusso, ecc.). Sarà attuato anche un piano per il contrasto delle locazioni irregolari, tramite l’incrocio delle banche dati comunali con quelle di altri enti. In picchiata l’entità dei trasferimenti, che per il 2012 ammontano a 5 milioni e 38mila euro contro i 27 milioni e 433mila euro del 2011, con una diminuzione dell’81,6%. Ai minimi storici i trasferimenti statali, che nel 2012 scendono a 2 milioni e 93mila euro contro i 23 milioni 550mila del 2011.

In netta flessione anche i trasferimenti regionali, che passano da 2 milioni e 570mila euro a 1 milione 84mila euro. In controtendenza i trasferimenti provenienti dall’Unione Europea, che passano da 78mila euro  a 140mila euro (+79%). In crescita anche i trasferimenti da altri enti, che ammontano a 1 milione 721mila euro contro la somma di 1 milione e 313mila euro del 2011 (+31%). Queste due ultime voci sono il risultato del particolare impegno dell’Amministrazione comunale nella progettualità per attingere a fonti diverse di finanziamento.

 

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