Basket, il cestista insultato durante il derby si sfoga. Le scuse del club e la multa del Giudice sportivo
I fatti durante il match di serie D tra Riccione e Cesena. Il giocatore sui social: "E' stato squallido, insultato per 40 minuti". Le scuse del club cesenate: "Condividiamo sfogo e amarezza"
“Ho incontrato di nuovo il razzismo, faccio fatica ancora a crederci”. Inizia così lo sfogo sulla sua pagina Facebook di Thomas Calegari, giocatore di basket in forza ai Dolphins Riccione. Il cestista, 31 anni, un passato anche in serie B e C, è stato ripetutamente offeso durante il match del campionato di serie D, sul campo del Cesena. Dopo quanto accaduto sono arrivate le scuse da parte della società cesenate e anche i provvedimenti da parte della giustizia sportiva. A offendere, per via del suo aspetto fisico, sarebbero stati alcuni ragazzini isolati. E’ Calegari attraverso il suo profilo social a raccontare l’episodio: “Il tifo contro è bello, fa colore, rende l’atmosfera ancora più bella. Eppure sentire offese sull’aspetto fisico, anche pesanti e innovative, per quanto becere e di cattivo gusto, non capitava da un po’”.
Il giocatore prosegue nel racconto: “Le offese le accetto anche, le ho sempre accettate. Ma vedere ragazzini, che praticano sport, fomentati dai genitori, a inveire e insultare per 40 minuti un singolo individuo è davvero squallido. E’ una delusione e sconfitta per lo sport e per le loro famiglie. Eppure lo sport dovrebbe essere integrazione, totale, a 360°. Ancora di più in campionati non professionistici”. Tanti i commenti di solidarietà. Anche da parte di ex cestisti, come Maurizio Benatti: “Thomas sono veramente rattristato della stupidità della gente. E ti ringrazio per il messaggio che condividi con grande spirito e serenità”.
A meno di 24 ore dalla partita arrivano le scuse ufficiali da parte del Cesena Basket: “Ci sentiamo in dovere di porgere le dovute scuse al giocatore ospite Thomas Calegari, preso di mira con epiteti offensivi e volgari da un gruppetto di ragazzi presenti alla partita. Condividiamo pienamente il suo sfogo e la sua amarezza esattamente come la sue opinione sui valori che lo sport deve insegnare e portare sempre con se, in campo e sugli spalti. L’unica riserva riguarda la percezione di un atteggiamento da parte di adulti o genitori presenti, che avrebbero fomentato il comportamento del gruppetto in causa che invece non è avvenuto. Abbiamo infatti accertato che i pochi adulti presenti più vicini ai ragazzi si sono più volte prodigati verbalmente a redarguirli e invitandoli a smettere, evidenziando la scorrettezza dei loro epiteti nei confronti del giocatore. Ricordiamo inoltre che la Cesena Basket è più e più volte già intervenuta in tempi recenti nei confronti di alcuni dei ragazzi in questione con reprimende e nette prese di posizione, che dopo questa ulteriore spiacevole vicenda saranno ancor più drastiche per chi fosse un tesserato nelle sue squadre giovanili”.
In club conclude: “Registriamo inoltre, con profondo rammarico, che lo sfogo di Thomas Calegari, del tutto involontariamente, ha stuzzicato qualche tesserato di altre società del nostro campionato a salire sul carro della reprimenda e del giudizio inopportuno e distorto nei confronti di una società che ha sempre fatto della educazione e della crescita personale dei ragazzi la priorità assoluta, ben prima dei risultati sportivi, che a determinate condizioni non intende perseguire”. Il giudice sportivo è poi intervenuto nei provvedimenti disciplinari, con una multa di 225 euro.