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Cronaca Bagno di Romagna

Bagno di Romagna, ritardi nella consegna della posta: ''Un problema momentaneo''

Da quanto affermato da Poste Italiane, si tratta di un problema momentaneo in quanto sono state prontamente attivate le procedure per colmare il deficit di organico, che tornerà al completo a partire da settembre prossimo

L’amministrazione comunale di Bagno di Romagna, attraverso il sindaco Marco Baccini, ha risposto per iscritto all’interrogazione a mezzo della quale il gruppo di minoranza “Insieme per il Futuro” chiedeva se l’amministrazione intenda mettere in atto azioni tendenti al superamento dei disservizi che si sono verificati nel recapito postale, che risultano concomitanti con la riorganizzazione del sistema di smistamento attuato da Poste. Il primo cittadino, nell’articolare l’attività e l’impegno profuso sul tema, ha evidenziato che "al momento dell’interrogazione l’amministrazione si era già ampiamente attivata per approfondire il problema e tentare di risolverlo, nei limiti dei propri poteri e competenze". 

Viene spiegato che "dopo alcune interlocuzioni maturate con i portalettere competenti per il territorio del Comune di Bagno di Romagna e Verghereto, ne era seguito il 28 giugno un incontro appositamente convocato presso la sede Comunale con il Responsabile di zona di Poste Italiane e un successivo incontro il 3 luglio scorso con i portalettere al fine di raccordare tutte le informazioni. L’esito degli confronti è stato alla base della missiva dell’8 luglio 2019 inviata dall’amministrazione comunale a Poste Italiane per chiedere ufficialmente il ritorno al sistema di smistamento originario, quale ulteriore tentativo rispetto a quanto già sollecitato in occasione dell’incontro del 28 giugno, nonostante fosse già emersa l’impossibilità tecnica di una tal soluzione, ciò di cui anche i portalettere erano a conoscenza.  Con la propria risposta del 29 luglio scorso di Poste Italiane ha comunicato che a partire dall’1 luglio ha avviato una riorganizzazione del sistema di smistamento della posta, accorpando il centro di smistamento di San Piero alla sede del centro di smistamento di Mercato Saraceno".

Viene chiarito che "l’operazione, rientrante in disegno organizzativo nazionale e concordata con le rappresentanze sindacali, pur nel suo assetto diminutivo, è stata effettuata al fine di garantire almeno un centro di smistamento postale sul territorio, evitando il rischio che tutto lo smistamento della posta venisse accorpato a Cesena. L’accorpamento, infatti, ha permesso di raggiungere il numero minimo di 11 portalettere, richiesto per l’esistenza di un centro di smistamento e, a latere, ha consentito il mantenimento in loco di altre figure professionali, di cui altrimenti il nostro territorio sarebbe stato privo. L’aggravio per i portalettere locali di dover raggiungere ogni giorno la sede di Mercato Saraceno (da Bagno di Romagna) per poi ripartire a ritroso ed iniziare il giro dello smistamento nei Comuni di Bagno di Romagna e Verghereto, seppur nella consapevolezza che si tratta di una complessità maggiore rispetto all’assetto precedente, così come segnalato nella missiva dell’8 luglio, è stato calcolato all’interno della prestazione di lavoro e accettato in sede di contrattazione sindacale. Al riguardo, Poste evidenzia che il nuovo piano di smistamento, comunque, essendo stato avviato da poco, richiederà fisiologici aggiustamenti per raggiungere migliori livelli di efficienza del servizio".

"Il problema connesso al recapito postale, invece, non risulta collegato al nuovo piano di smistamento della posta, ma ad una situazione contingente ed attuale che riguarda l’organico dei portalettere della zona di competenza - viene illustrato -. Da ulteriori confronti con i responsabili di Poste Italiane, attivati dall’amministrazione per segnalare i ritardi nella consegna della posta e chiederne una pronta soluzione, è emerso che l’organico degli addetti allo smistamento è venuto a diminuire di due portalettere per circostanze diverse ma concomitanti, ciò che ha comportato nell’immediato relativi problemi di esecuzione tempestiva del servizio di recapito. Da quanto affermato da Poste Italiane, si tratta di un problema momentaneo in quanto sono state prontamente attivate le procedure per colmare il deficit di organico, che tornerà al completo a partire da settembre prossimo. Nella consapevolezza che tali problemi interni, seppur reali e pertanto comprensibili, causano disagi ai cittadini, a abbiamo sollecitato una puntuale, diligente e più attenta gestione del servizio, sin dal momento attuale con l’assunzione di ogni azione necessaria a risolvere anche il problema momentaneo che si è venuto a creare". "Certamente, vigileremo - chiude Baccini - affinché il servizio riprenda il suo normale corso di esecuzione e vengano eliminati tutti gli eventuali disagi a carico dei cittadini e aziende, secondo la stesso metodo di controllo e reattività che codesta Amministrazione ha attuato in occasione del problema del recapito delle bollette di Hera".

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