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Cronaca Bagno di Romagna

Bagno di Romagna, cantiere fermo: si cerca un'azienda per il progetto della Palestra comunale

Il sindaco: "Dopo il pagamento dell'anticipo la ditta ha abbandonato il cantiere. Il Comune vittima di un meccanismo truffaldino"

Il Comune di Bagno di Romagna è alla ricerca di una ditta che rimetta in piedi il cantiere avviato per la Palestra comunale scolastica di San Piero in Bagno. 

"Anche noi - spiega il sindaco Marco Baccini - siamo tra le vittime di quello che è il male che sta caratterizzando gli investimenti delle Amministrazioni pubbliche, ovvero dell’abbandono dei cantieri a seguito del pagamento dell’anticipo come previsto codice degli appalti. Oggetto dell’abbandono è il cantiere della Palestra comunale scolastica di San Piero in Bagno, appaltato a luglio dello scorso anno per un valore di  1.019.735,22 euro ad un Raggruppamento Temporanea di Imprese tra la società Maser e la società Coil, che si erano aggiudicate l’appalto".

“Il meccanismo con il quale hanno operato le aziende appaltatrici è quello che sta colpendo molti appalti pubblici e che si spinge ai limiti consentiti del codice degli appalti. Ovvero – spiega il Sindaco di Bagno – le aziende offrono un ribasso molto spinto per aggiudicarsi l’appalto, senza l’intenzione di realizzare il cantiere ma, invece, con la volontà di abbandonarlo non appena la Pubblica Amministrazione riconosce loro l’anticipo del 20% previsto dal codice degli appalti”.   

“Si tratta di aziende specializzate in queste manovre truffaldine, ma che le norme sugli appalti non consentono di escludere a priori in quanto si dotano di tutti i requisiti formali per partecipare e aggiudicarsi le gare. Infatti, anche le verifiche effettuate dagli Uffici in sede di appalto e aggiudicazione non hanno permesso di far emergere la reale situazione che poi si è venuta a creare”.

“La situazione è invece emersa non appena l’Ente ha assolto l’obbligo di legge di pagare l’anticipo di  102.000 euro quando la ditta Maser ha avviato il cantiere mostrando giorno dopo giorno la propria incompetenza ed incapacità a gestire e realizzare l’opera. Sta di fatto che ad oggi, a distanza di 7 mesi dall’avvio del cantiere, sono stati realizzati interventi per un importo decisamente inferiore all’anticipo corrisposto”.

“Non appena è emersa tale situazione, insieme al Direttore dei Lavori Alberto Mastroianni ed al Responsabile della procedura Stefano Bottari, abbiamo immediatamente avviato le contestazioni seguendo le procedure previste dal Codice degli Appalti e oggi siamo nella posizione di avviare l’immediata risoluzione del contratto per grave inadempienza, alla quale faremo seguire tutto quanto necessario per i risarcimenti che riteniamo dovuti. Da un parte, l’escussione di tutte le garanzie prestate in sede di aggiudicazione, ma soprattutto – dichiara il Sindaco – le richieste di risarcimento di tutti i danni che tale situazione sta creando alla nostra Comunità, sia per i ritardi al cantiere che per i danni all’immagine del Comune e per i danni alla nostra Comunità che in questo modo rimane priva della palestra comunale”.

“Parallelamente, provvederemo a scorrere la graduatoria del bando della gara di appalto per affidare i lavori alle altre aziende che hanno partecipato”.“E’ inaccettabile e frustrante – denuncia Marco Baccini – che le normative siano predisposte per consentire simili raggiri, contro i quali le Amministrazioni, imbrigliate da obblighi normativi, non hanno potere di intervenire se non quando il problema è già concreto, peraltro con potere di rimedio sottoposto procedure lunghe e complesse”.

“Dicevo che è veramente frustrante per un Amministratore – precisa il Sindaco – se si pensa che già è difficoltoso e faticoso trovare risorse e soluzioni per progettare e riqualificare immobili fatiscenti e anche quando un’Amministrazione riesce a trovare tutto quanto necessario per avviare gli interventi, poi ci si imbatta in queste situazioni, architettate ad arte da aziende che hanno come unico obiettivo quello di lucrare indebitamente sulle casse pubbliche sfruttando le normative degli appalti pubblici”.

“In questo caso, ci siamo impegnati faticosamente e abbiamo ottenuto i finanziamenti per coprire l’intero intervento per 1.019.735,22 euro abbiamo ottenuto la disponibilità delle progettazioni e ne abbiamo seguito le integrazioni, secondo un’attività caratterizzata dalla tensione di risolvere un problema e fornire risposte ai nostri giovani e alla nostra Comunità. Abbiamo avviato gli appalti nel rispetto di tutte le normative e dei vincoli che queste impongono. Poi, imbattersi in una situazione truffaldina simile è veramente frustrante e avvilente”.

“Ora, in modo altrettanto fermo e intransigente faremo valere i diritti e le ragioni del nostro Comune per arrivare più in fretta possibile a consegnare il cantiere alle aziende in graduatoria".

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