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Cronaca

Autotesting e tamponi fai da te, Sambri: "Hanno una sensibilità ridotta, ma utili per tenere sotto controllo il virus"

"In una situazione di circolazione virale con fasce della popolazione dove è al 40%, l'utilizzo di un test anche con sensibilità ridotta, ma che può essere fatto con frequenza, può servire a tenere sotto controllo la diffusione" del contagio"

La dimostrazione avviene in diretta streaming, con l'assessore alla Sanità dell'Emilia-Romagna, Raffaele Donini, che si sottopone a un test rapido fai da te per la rilevazione del Covid. Donini, fortunatamente, è negativo, ma se il test avesse avuto esito positivo, avrebbe potuto inserirlo sul proprio fascicolo sanitario elettronico facendo scattare, senza la necessità di ulteriori passaggi burocratici, la disposizione di isolamento, come potranno fare da mercoledì tutti gli emiliano-romagnoli vaccinati con la terza dose e asintomatici. Stessa procedura per porre fine, dopo sette giorni, all'isolamento: si fa un test rapido in casa e si 'carica' il risultato negativo sul fascicolo sanitario, ponendo fine in maniera automatica all'isolamento (entro 24 ore, in ogni caso, arriva la disposizione ufficiale dall'ausl di pertinenza).

AUTOTESTING - Come funziona e come si fa

"Questo progetto serve da una parte a cercare di ridurre la circolazione virale individuando gli asintomatici: più tamponi si fanno, più cresce la possibilità di intercettarli in modo repentino. Dall'altra, è rivolto alla popolazione che ha già dimostrato sensibilità nella lotta al Covid e grande senso di responsabilità. Chi ha fatto tre dosi può incontrare il virus, ma per fortuna non sviluppa i sintomi gravi della malattia. In questo modo non è più prigioniero delle procedure burocratiche", spiega Donini. La platea dei potenziali cittadini che potranno usufruire di questa opportunità è di circa 2 milioni, ovvero quanti avranno ricevuto la terza dose da mercoledì. La procedura si può fare solo sul fascicolo sanitario elettronico, anche per i figli minorenni ed altre persone per le quali si ha la delega. Restano esclusi i vaccinati con due dosi, anche quelli guariti.

L'assessore ha ricordato che non tutti gli autotest sono validi ai fini della procedura, ma solo quelli autorizzati dai laboratori regionali di microbiologia venduti in farmacia e anche in molti esercizi commerciali (l'elenco è disponibile sul sito della Regione). Per questo è importante, quando ci si sottopone al test, che il codice a barre presente sulla confezione non venga danneggiato, perché andrà inserito sul fascicolo sanitario assieme alla data e all'ora di esecuzione del tampone e a una foto in cui si leggano chiaramente il nome commerciale del test utilizzato, il codice a barre e il risultato del test. Chi ha sintomi, anche lievi, non potrà completare la procedura. "Ci rivolgiamo alla popolazione in autosorveglianza, a cui non è chiesto nemmeno di fare quarantena in caso fosse contatto stretto di una persona risultata positiva. Chi ha sintomi deve rivolgersi al medico di famiglia", chiarisce l'assessore.

"Diamo ai cittadini una forte responsabilità"

Quanto all'affidabilità dei tamponi fai da te, il microbiologo Vittorio Sambri, rassicura: "Questi test li conosciamo bene, hanno sicuramente una sensibilità inferiore rispetto a molecolari, ma in una situazione di circolazione virale come registriamo in questi giorni, con fasce della popolazione dove è al 40%, l'utilizzo di un test anche con sensibilità ridotta, ma che può essere fatto con frequenza, può servire a tenere sotto controllo la diffusione" del contagio, spiega Sambri. "Diamo ai cittadini una forte responsabilità. Con i tamponi molecolari spesso identifichiamo i soggetti infetti, ma non infettanti, perché la loro carica virale è talmente bassa che non dà infettività. Con questo esperimento apriamo una finestra e verifichiamo quello che c'è di non infettivo nella popolazione", aggiunge.

Donini spera che questo sistema venga adottato da altre Regioni, anche se proprio lunedì il governatore del Veneto, Luca Zaia, ha detto che gli autotest non sono autorizzati. "Il nostro progetto sviluppa il concetto di autosorveglianza per le persone che non devono far nemmeno la quarantena. Abbiamo offerto la garanzia al ministero della Salute che a questa sperimentazione corrispondano anche controlli sulla coincidenza tra il rapido e il molecolare", replica l'assessore dell'Emilia-Romagna.

Insomma, viale Aldo Moro verificherà a campione con test molecolari la veridicità dei tamponi fatti a casa. I furbetti sono avvisati, anche perché, come viene ricordato alla fine della procedura informatica, dichiarazioni mendaci implicano conseguenze di carattere penale. Infine, un messaggio ai medici di famiglia che dovranno certificare la malattia per l'Inps sulla base di un'autodichiarazione. "Lo devono fare, esattamente come avviene per i test rapidi positivi fatti in farmacia. Il loro dubbio è pertinente, studieremo misure per alleggerire il carico burocratico", conclude Donini.

Dopo una prima sperimentazione, durante la quale saranno fatti controlli a campione per verificare la coincidenza del risultato del test rapido con quello molecolare, l'obiettivo della Regione è fare un ulteriore passo avanti, d'accordo con il ministero della Salute: estendere cioè questa modalità anche a coloro che hanno fatto la seconda dose da meno di quattro mesi. (fonte Dire)

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