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Cronaca

Autobus e disabili, Beppe in trincea con il "diario dell'umiliazione"

A poco meno di un mese da quando ha bloccato un autobus per denunciare il disservizio nei confronti dei disabili, Giuseppe D'Ursi torna alla carica. "In alcuni autobus la pedana per far salire chi è in sedia a rotelle non funziona

A poco meno di un mese da quando ha bloccato un autobus per denunciare il disservizio nei confronti dei disabili, Giuseppe D'Ursi torna alla carica. “In alcuni autobus la pedana per far salire chi è in sedia a rotelle non funziona. Ad esempio ieri ho preso il 92 ale 8.35 e ho dovuto strisciare sul bus per salire. Stessa cosa sul 94 dove, come se non bastasse, l'autista era anche maleducato”. Sono anni che D'Ursi denuncia i disservizi e la scarsa attenzione nei confronti dei disabili e per non perdersi neppure una virgola ha deciso di scrivere un diario. “Lo chiamerò il diario dell'umiliazione.

Ogni giorno tutte queste difficoltà, queste secchiate di maleducazione e non curanza sono delle pugnalate”. Ha promesso di annotarsi tutto giorno per giorno per mostrare poi quello a cui è sottoposto chi è costretto a vedere il mondo da un'altra prospettiva. Il 26 luglio scorso D'Ursi occupò le prime pagine dei giornali visto che si stese di fronte ad un bus fucsia davanti al palazzo del Capitano.

Ne ha evitato la partenza proprio per denunciare ciò che non va nel servizio di trasporto pubblico: solo poche fermate sono idonee per chi ha disabilità nonostante i bus abbiano una pedana. Un esempio su tutti è testimoniato dalla fermata dell'autobus dell'ospedale che non è a norma per far salire o scendere chi è su una “due ruote”.

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