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Ausl unica, Sel: "No al controllo di fantomatici supermanager"

Anche Sel di Cesena interviene sul dibattito della settimana quello sull'Ausl e l'area vasta. "Il modo in cui il sindaco di Forlì Roberto Balzani è intervenuto sulle prospettive dell'Ausl romagnola è apparso indubbiamente provocatorio"

Anche Sel di Cesena interviene sul dibattito della settimana quello sull'Ausl e l'area vasta. "Il modo in cui il sindaco di Forlì Roberto Balzani è intervenuto sulle prospettive dell'Ausl romagnola è apparso indubbiamente (e credo volutamente) provocatorio. Il suo intervento e le reazioni che ha prodotto pongono tuttavia problemi reali, che non possono essere sottovalutati o rimossi a colpi di accuse e reciproci anatemi".

"L'Ausl unica è oggi una necessità, così come lo è la programmazione subregionale di servizi di eccellenza e di avanguardia, i cui costi e la cui qualità non possono che riguardare un bacino di utenza più ampio di quello relativo a una singola città. Il pericolo da evitare, in ogni caso, è la creazione di un Ente che, per le sue stesse dimensioni, sfugga al "controllo democratico" (uso volutamente questa espressione, oggi purtroppo in disuso) di un bene pubblico per definizione come la salute. Il cui governo non può restringersi alla piccola cerchia dei cosiddetti tecnici, dei supermanager".

"Costruire l'Ausl di Romagna deve significare, al contrario, allargare il campo della discussione e della decisione pubblica intorno a questi problemi. Così da evitare assurdità come quella degli interventi cardiologici (sanità di livello "medio", e non di alta specializzazione) ora concentrati su Forlì anche per i pazienti residenti a Cesena. È un problema che abbiamo recentemente denunciato, avendo ottenuto, fin qui, solo risposte francamente indecenti".

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