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Cronaca

Ausl unica di Romagna, il Pd: "Avanti con chi ci sta"

Avanti con l'Ausl unica entro la fine del 2013: è il contenuto di un comunicato sottoscritto dai segretari del Pd di Cesena, Rimini e Ravenna. Manca vistosamente la firma del Pd di Forlì.

Avanti con l'Ausl unica entro la fine del 2013, confrontandosi con tutti i soggetti, ma senza bloccarsi di fronte alla paura di fare “scelte in grande”: è il contenuto di un comunicato sottoscritto dai segretari del Pd di Cesena Daniele Zoffoli, di Alberto Pagani, segretario PD ravennate e di Emma Petitti, segretaria PD riminese. Manca vistosamente la firma del Pd di Forlì. Il documento, in sostanza, evidenzia che si va avanti con chi ci sta.

Spiega la nota dei tre segretari di federazione, allontanando le accuse di avere secondi fini: “Una sanità che funzioni e che tuteli nel miglior modo possibile la salute dei nostri cittadini. È questo l’unico obiettivo del nostro progetto in materia sanitaria. Per fare questo siamo convinti che sia indispensabile un’ Ausl unica della Romagna da realizzarsi in tempi brevissimi. I pesantissimi tagli già realizzati e quelli che arriveranno rischiano fortemente di mettere in crisi la eccellente rete di servizi sanitari e sociali dei nostri territori. È questo un patrimonio che non può assolutamente andare disperso. Occorre, per gestire al meglio le criticità derivanti da un forte taglio delle risorse, un contenitore nuovo in grado di assicurare l’eccellenza dei servizi e, nello stesso tempo, risparmiare”.

Sul progetto, tuttavia, il sindaco di Forlì Roberto Balzani e il presidente della conferenza sanitaria forlivese Paolo Zoffoli hanno evidenziato perplessità e criticato un metodo non democratico nella realizzazione del processo. A loro replicano i tre segretari di federazione: “Non agire, o anche avere un atteggiamento di conservazione e di difesa, mette a rischio l’ottimo sistema sanitario frutto di professionalità, investimenti e scelte politiche lungimiranti presenti nelle nostre zone. È necessario approfondire nel miglior modo possibile le questioni aperte, è indispensabile un confronto con le diverse parti sociali ma non bisogna spaventarsi, e questo lo diciamo anche ai nostri amministratori. Ci sentiamo vicini a loro perché questo è il momento di scelte difficili e coraggiose, ma inevitabili”.

E ancora: “Con l’obiettivo chiaro di avere i servizi di base ovunque e le eccellenze concentrate in alcuni ospedali di un territorio comunque vicino e ben collegato. Vogliamo riaffermare il ruolo di una politica che vuole pensare in grande e lo fa mettendo al riparo prima di tutto la salute di tutti i cittadini. Il nostro augurio è che tutte le parti del territorio romagnolo siano protagoniste all’interno di questo ambizioso e indispensabile progetto”.

Quindi la stoccata finale: “È altrettanto vero che dopo tutti gli approfondimenti necessari si debba proseguire con chi ritiene prioritario, per mantenere la qualità dei servizi sanitari, far partire entro il 2013 il progetto dell’ Azienda sanitaria unica della Romagna”.

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