Ausl unica: firmato il "patto di ferro" tra le quattro città romagnole

E' stata deliberata all'unanimità la "Dichiarazione di principi e di intenti della Conferenza territoriale socio sanitaria della Ausl Romagna": si tratta di un atto che pone i paletti politici alla nuova “creatura” dell'Ausl unica della Romagna, che nascerà dopo l'approvazione martedì della legge regionale.

Lunedì a Rimini le conferenze territoriali sociali e sanitarie di Ravenna, Cesena, Forlì e Rimini, riunite per la prima volta insieme, hanno deliberato all'unanimità la "Dichiarazione di principi e di intenti della Conferenza territoriale socio sanitaria della Ausl Romagna", che di fatto rappresenta la carta guida per la regolamentazione della governance della futura azienda unica. Il documento approvato precede la deliberazione della Assemblea Legislativa della Regione Emilia-Romagna, che proprio martedì approverà la legge costitutiva della nuova azienda.

Il documento sancisce la garanzia della collegialità e della rappresentanza pesata sul numero dei residenti effettivi di ognuno dei 75 comuni che comporranno la futura conferenza. Valorizza, inoltre, il ruolo funzionale e strategico dei Distretti nella programmazione, sia per quanto attiene alle attività ospedaliere, sia ai servizi della medicina territoriale e della integrazione socio-sanitaria.

A parlare per tutte le conferenze sanitarie è stato il Presidente della Conferenza cesenate Paolo Lucchi, anche a nome dei Presidenti Claudio Casadio di Ravenna, Paolo Zoffoli di Forlì e Stefano Vitali di Rimini: "La deliberazione di oggi concretizza l'impegno unitario di tutti gli enti della Romagna verso lo sviluppo ed il consolidamento dei servizi sanitari del territorio e rappresenta un serio impegno a riformare il sistema sanitario romagnolo, per renderlo sostenibile quanto innovativo e di qualità, nell'interesse di tutti i romagnoli".