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Cronaca

Sanità, l'Ausl Romagna vara il piano contro le liste d'attesa: visite in 30 giorni

"Entro la fine dell'anno - spiega alla stampa il direttore sanitario, Giorgio Guerra, andranno garantite entro 30 giorni le visite specialistiche ed entro 60 le prestazioni diagnostiche".

Lotta alle liste d'attesa e agli esami non appropriati. E' quanto mette in campo, su input della Regione, l'Ausl Romagna che contro il problema sta gia' ottenendo risultati. "Entro la fine dell'anno - spiega alla stampa il direttore sanitario, Giorgio Guerra, andranno garantite entro 30 giorni le visite specialistiche ed entro 60 le prestazioni diagnostiche". Dei quattro bacini di Ravenna, Rimini, Forlì e Cesena, quello messo peggio e' quest'ultimo con 13 prestazioni che non rispettano i tempi, sulle 50 monitorate. Erano 19 il luglio scorso. Seguono Rimini, otto rispetto alle 23 del 2014; Ravenna, sette ed erano 22; e Forli', tre ed erano 26".

Comunque, precisa Guerra, "basta poco per tornare nel 'giallo' (quando l'offerta delle prestazioni rischia di scivolare ad un livello insoddisfacente, che e' il 'rosso',) o nel 'rosso', e mantenere il 'verde' non e' facile". Lo standard verde prevede che almeno il 90% delle prestazioni avvenga entro due mesi. Il direttore sanitario ha evidenziato che "per far fronte al problema occorre intervenire in primo luogo sull'offerta, sia con l'acquisizione di personale, 20 professionisti nelle discipline piu' critiche; sia con tac, ecografie e risonanze magnetiche nucleari al sabato e alla domenica; sia attraverso un maggiore ricorso ai privati".

"A livello romagnolo - prosegue il direttore sanitario - è stata creata una cabina di regia per il monitoraggio continuo delle misure adottate. A settembre verra' nominato il responsabile, con ogni probabilita' una donna. Sempre a settembre sara' a regime il sistema informatico per il controllo in tempo reale dei tempi di attesa, con l'Ausl che si dotera' anche di un motore semantico per valutare l'appropiatezza della prescrizione con l'obiettivo di dire basta alle tac a caso. Ai medici e ai privati convenzionati verranno chieste linee di comportamento univoche".

Novita' anche sul fronte Cup: in tempi molto rapidi saranno unificati i numeri per la prenotazione telefonica delle prestazioni e sarà ulteriormente implementato il cupweb, cioè la possibilità, già prevista, di prenotare le prestazioni attraverso il proprio computer di casa.
Per quanto attiene, più precisamente, alle prenotazioni telefoniche, saranno disponibili, a livello di Ausl Romagna, un numero unico per la prenotazione delle prestazioni con il Servizio Sanitario Nazionale ed un numero unico per la prenotazione di quelle in libera professione.
Duplice anche la modalità per affrontare, e cercare di limitare, i cosiddetti abbandoni, cioè i casi in cui il paziente prenota una prestazione (visita o esame) e poi non si reca all’appuntamento, senza preoccuparsi di disdire.

In Romagna questo fenomeno riguarda circa l’11 per cento delle prestazioni.  In attesa delle necessarie disposizioni annunciate dalla Regione per praticare, nei confronti degli utenti che non si presentano senza disdire, il recupero del ticket, saranno sviluppate e omogeneizzate a livello aziendale, le modalità di recall degli utenti: chi ha prenotato riceverà un sms (al cellulare) o una telefonata preregistrata (qualora abbia lasciato un recapito di telefono fisso) coi quali gli sarà ricordato l’appuntamento e gli sarà data la possibilità di disdire, rispondendo all’sms o nel corso della telefonata. Resta inteso che l’obiettivo dell’Azienda, così come della Regione, non è certo quello di “fare cassa” con i ticket delle prestazioni “abbandonate”, bensì quello di sensibilizzare i cittadini a disdire l’appuntamento affinche sia possibile recuperare tali prestazioni per riassegnarle ad altri pazienti che ne abbiano reale bisogno, con evidente miglioramento dei tempi d’attesa. 


 

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