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Cronaca

Attacco social dei 'no mask' con post a raffica, l'esperto costretto alla bonifica della pagine Facebook: "Azioni mirate"

Vere e proprie raffiche di post (anche 800 in 24 ore) pubblicate su Facebook nelle pagine pubbliche istituzionali, molto seguite, per intasarle ed e diffondere false informazioni in materia sanitaria. Colpite anche le pagine del Pd di Cesena e del sindaco di Cesenatico

Attacchi dei "no mask" ai siti istituzionali di tutta Italia e anche a Cesena. Si tratta di vere e proprie raffiche di post (anche 800 in 24 ore) pubblicate su Facebook nelle pagine pubbliche istituzionali, molto seguite, per intasarle ed e diffondere false informazioni in materia sanitaria. A essere colpiti in questi giorni, nel cesenate, sono state le pagine del Partito Democratico e la pagina pubblica di Matteo Gozzoli, sindaco di Cesenatico. In entrambe le pagine erano stati postati commenti a proposito dei "no mask" e delle loro manifestazioni pubbliche che, per motivi di salute pubblica (assembramenti senza mascherina), non è più possibile autorizzare.

Dopo pochissimo, in risposta al post del Pd e del sindaco Gozzoli, hanno preso a fioccare commenti, post con foto e link di video, tutti, ovviamente, molto violenti, offensivi, contro la campagna vaccinale e la sua pericolosità. Ne sono arrivati talmente tanti che era impossibile stare dietro alla pagina, continuare a postare altre notizie, e soprattutto rispondere in una modalità accettabile. Inevitabile la richiesta da parte degli amministratori delle due pagine di un esperto capace di "bonificare" le pagine da questo tipo di post che sembrano nascere dall'azione di un commando ben organizzato. A risolvere la situazione, con interventi specifici e mirati, è stato Gian Piero Travini, professionista della comunicazione politica e specializzato nell'utilizzo dei Social.

"Sì, si tratta di un'azione mirata e programmata - riferisce Travini - Solitamente questi gruppi, in cui la pensano tutti uguale, utilizzano Telegram per unirsi e darsi una linea d'azione comune. Una volta che sono parecchi, parte l'invito da parte di uno, del tipo "Invito tutti a intasare la casella x" E tutti, uno dopo l'altro, partono a scrivere commenti per intasare la casella x o la specifica pagina. Non si tratta di un post singolo che si riesce a commentare ed è anche giusto che venga letto all'interno di un democratico dibattito online. No, questi sono post sincronizzati che di solito partono, uno dopo l'altro, da profili fake e mirano a offendere e diffondere informazioni false in materia di salute. Un conto è accettare la critica, anche pesante, che presuppone un dialogo e non sia mera provocazione o, peggio, sfida. Un conto, invece, è divulgare errate informazioni scientifiche e farlo con modalità che non hanno nulla a che fare con il dialogo online".

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