Clima esasperato all'Aster Coop: camionista forza il blocco dei Cobas

Non cenna a calare la tensione al magazzino Aster Coop di Pievesestina dove il sindacato Adl-Cobas anche venerdì mattina dalle 10 alle 16 ha tenuto un sit-in sindacale davanti al cancello, paralizzando le attività dal momento che i camion non potevano passare e scaricare. Un copione che ha replicato l'aspro confronto già andato in scena venerdì scorso, quando circa 30 camion sono stati lasciati fuori dai cancelli del magazzino logistico.

L'Adl-Cobas protesta chiedendo il reintegro di tre lavoratori a suo dire ingiustamente licenziati per la loro appartenenza sindacale. E anche venerdì hanno urlato slogan e srotolato striscioni al grido “Mai schiavi”. Il momento di maggior tensione è avvenuto quando un camionista, esasperato dall'attesa fuori dal cancello, con il suo mezzo pesante ha sfondato il blocco, ribaltando oggetti e strappando striscioni, senza tuttavia ferire nessuno in quest'azione che è stata in ogni caso oggettivamente pericolosa e una falla nel sistema dell'ordine pubblico. Il camion è quindi entrato nel piazzale interno.

L'Adl-Cobas parla di “violenze sui lavoratori” e bolla come “crumiri” gli altri lavoratori, tra cui i camionisti, che dissentono dai metodi adottati al magazzino Astercoop. L'episodio è sintomatico, al di là di tutto, del clima di esasperazione che si respira a Pievesestina intorno a queste proteste che - ricordano dalle forze adibite alla sicurezza pubblica - debordano dai limiti della legalità, oltre che procurare danni per decine di migliaia di euro. Tutti i comportamenti, fanno sapere dal Commissariato, sono oggetto di rapporti che vengono inviati all'Autorità Giudiziaria per il perseguimento dei reati identificati.