rotate-mobile
Cronaca

"Assunzioni e maggiori risorse alla sanità pubblica", presidio della Cisl Romagna all'ospedale Bufalini

“Come Cisl chiediamo di rilanciare la sanità pubblica partendo dai professionisti.  La Regione Emilia Romagna- afferma il segretario generale della Cisl Fp Romagna Mario Giovanni Cozza - deve trovare le risorse per garantire la nostra sanità romagnola"

LA Cisl Fp Romagna ha organizzato un presidio davanti all’Ospedale Bufalini di Cesena. Questa è una tappa di diversi appuntamenti organizzati dal sindacato cislino, dal 28 giugno al 15 luglio davanti a tutti i principali presidi Ausl in Romagna, per chiedere assunzioni di personale, risorse e garanzia del sistema salute pubblico.  

“Come Cisl chiediamo di rilanciare la sanità pubblica partendo dai professionisti.  La Regione Emilia Romagna- afferma il segretario generale della Cisl Fp Romagna Mario Giovanni Cozza - deve trovare le risorse per garantire la nostra sanità romagnola o, come in passato, saranno fatti tagli a servizi, organici e salari e questo non lo possiamo permettere”.

“Il personale in Ausl Romagna è cresciuto dal 2018 ad oggi di 1724 unità, ma risulta ancora numericamente insufficiente, perché figlio di anni di tagli lineari. Inoltre in poco tempo sono aumentati a dismisura i servizi offerti e a questi si è aggiunta la pandemia, che purtroppo ancora sussiste e con essa tutte le attività cliniche dedicate. C’è necessità di un piano di reclutamento in grado di coprire il turn-over, smaltire le liste d’attesa, per poter implementare l’assistenza territoriale in attuazione del Pnrr . Infermiere di famiglia, Osco, case della comunità, Cot (centrali operative territoriali) sono nuovi modelli di assistenza territoriali che rischiano di rimanere solo sulla carta”.

“Occorre inoltre garantire al personale riposi certi- prosegue Cozza- ferie programmate e conciliazione vita-lavoro:  il nostro obiettivo rimane quello di elevare la qualità dei nostri servizi sanitari e per questo non è pensabile continuare a pretendere dai dipendenti di rinunciare alla programmazione delle aspettative di vita privata. Il mantenimento dei professionisti in Ausl della Romagna passa anche dalla qualità del lavoro: se vogliamo essere attrattivi occorre fare molto di più”.

“La Regione Emilia Romagna ha annunciato un piano di recupero delle liste di attesa, ma vista la mancanza di personale a nostro avviso questo non sarà possibile. Chiedere a chi è rimasto ora di fare anche quel tipo di percorso programmatorio per recuperare le prestazioni rimaste in sospeso per ragioni legate al  Covid è praticamente fantascienza”. Alla priorità delle assunzioni si affianca un altro tema molto attuale: il finanziamento dei fondi per il personale e la copertura dei costi covid. “Tali fondi – ricorda il segretario Cisl Fp Cozza- non sono stati incrementati rispetto al numero di dipendenti presenti e questo limita fortemente lo sviluppo delle carriere dei professionisti, con rischi seri di perdita del salario accessorio di tutti i lavoratori dipendenti”.

“Per noi centrale sapere qual è il modello di sanità pubblica che la Regione ha in mente per la Romagna e come si organizzano i servizi dopo un’esperienza come quella pandemica e in previsione dell’arrivo delle risorse derivanti da Pnrr. Serve chiarezza, il personale ed i servizi non possono essere messi a rischio, non si possono fare proclami distanti anni luce dalla realtà che il personale ed i cittadini vivono rispetto ai servizi offerti”.

Presente al presidio anche il segretario generale della Cisl Romagna Francesco Marinelli. “Come Cisl Romagna sosteniamo la mobilitazione organizzata dalla nostra categoria del pubblico impiego perché la sanità riguarda tutti i cittadini, giovani e anziani. La tenuta del servizio pubblico è fondamentale, ma non si può rilanciare la sanità senza il personale, perché sono i lavoratori che garantiscono i servizi, gestiscel’emergenza covid e si potrà permettere la realizzazione del Pnrr ed è sempre grazie al loro lavoro che si potranno recuperare le liste di attesa come la Regione ha promesso. In Romagna – conclude Marinelli- abbiamo delle eccellenze sanitarie, ma non possiamo nasconderci dietro a questo. Ci sono tante inefficienze e problemi che vanno risolti il prima possibile per non perdere ciò che di buono è stato costruito negli anni”

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

"Assunzioni e maggiori risorse alla sanità pubblica", presidio della Cisl Romagna all'ospedale Bufalini

CesenaToday è in caricamento