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Cronaca Cesenatico

Associazioni rischiano lo "sfratto" causa difficile convivenza

"E' come andare a casa di un altro e lamentarsi che la porta è chiusa". Lorenzo Paolucci dell'associazione Diamo vita agli anziani scansa ogni accusa da parte dei "colleghi" dell'Albero della vita che si sono lamentati di aver trovato chiusa la porta della tenuta che condividono, il Gelso, venerdì mattina

Purtroppo è difficile mettere tutti d'accordo. Anche quando ci sono le associazioni impegnate a favore del prossimo. Lorenzo Paolucci dell'associazione Diamo vita agli anziani scansa ogni accusa da parte dei “colleghi” dell'Albero della vita che si sono lamentati di aver trovato chiusa la porta della tenuta che condividono, il Gelso, venerdì mattina. In realtà le due associazioni si sono spartite gli spazi stabilendo una convenzione che, oltre alla ripartizione dei costi, prevede anche un calendario settimanale per accedere agli spazi.

Lunedì e mercoledì sono le giornate indicate per l'albero della vita, il venerdì, almeno sulla carta non è contemplato. “Ho concesso loro anche il martedì per fare attività con chi ha l'Alzheimer – ha detto Paolucci – mi hanno chiesto anche il venerdì, ma mi sono rifiutato visto che a quanto mi risulta l'associzione non ha ancora saldato gli arretrati”. Insomma tra le due associazione c'è per lo meno qualche scintilla e l'assessore Bernieri ne è consapevole tanto che in passato ha cercato di fare da mediatore tra i due in riunioni lunghe anche cinque ore.

“Le due associazioni hanno una convenzione per svolgere le proprie attività a favore della comunità di Bagnarola – ha spiegato – ma se gli attriti che si sono creati vanno a discapito dei cittadini, quando scadono i termini e i tempi della convenzione c'è il rischio che la tenuta ritorni nelle mani del comune. A quel punto faremo un nuovo bando per l'assegnazione a terzi”. Dal tono della voce si intuisce che Bernieri spera di non arrivare a questo punto, ma se le due realtà faticano a convivere anche questa strada è percorribile.

“Io non posso impicciarmi – ha aggiunto l'assessore - una volta che la convenzione è fatta. Potevano trovare accordi diversi o venirsi incontro prima circa le aperture e i diversi costi da sostenere e non ora a firme fatte e convenzione chiusa”.

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