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Maxi-rapina, in Prefettura vertice sulla sicurezza dei portavalori

Per esaminare nel dettaglio la maxi-rapina in A14 e i suoi riflessi sulla sicurezza di guardie giurate si è tenuta in prefettura anche una riunione, nella mattina di mercoledì

Per esaminare nel dettaglio la maxi-rapina in A14 e i suoi riflessi sulla sicurezza di guardie giurate si è tenuta in prefettura anche una riunione, nella mattina di mercoledì. Spiega in una nota la prefettura: “A conclusione dell’incontro, si è convenuto di procedere ad un accurato approfondimento in sede tecnica al fine di verificare la corrispondenza delle attuali misure di protezione adottate dai furgoni portavalori alle emergenti modalità di assalto da parte della criminalità con la partecipazione di un nutrito gruppo di malviventi”.

Sempre la Prefettura: “In esito a tale approfondimento, da svolgersi d’intesa con i responsabili degli istituti di vigilanza privata, verranno adottate le occorrenti determinazioni volte a perfezionare le misure di tutela passiva e di prevenzione delle rapine. Contestualmente, è in corso di preparazione una riunione con i Prefetti della Romagna allo scopo di verificare anche la possibilità di eventuali proposte in sede legislativa al fine di perfezionare i dispositivi di prevenzione delle rapine, con un maggior impiego delle moderne tecnologie anticrimine”. Dopo la riunione arriva anche il commento del sindacato di Polizia Siulp che lamenta le scarse dotazioni delle forze dell'ordine: alla Polizia Stradale mancano perfino i giubbotti anti-proiettile.

La decisione della Prefettura fa esultare il sindacato Ugl Sicurezza, che rappresenta le guardie giurate. Scrive Filippo Lo Giudice, il segretario del sindacato: “L'assalto al portavalori di Cesena, che per un mero caso non s'è trasformato in una tragedia, è soltanto l'ultimo di una lunga serie: dal 2001 al 2013 in Italia si sono verificati ben 350 assalti a mezzi portavalori, che hanno fruttato un bottino complessivo di 89 milioni di euro. E pochi giorni fa si è registrato un altro caso in Emilia-Romagna, a Piacenza. La nostra regione non è più l'isola felice di cui parlano a volte i politici che hanno perso il contatto con la realtà. Ed ecco perché abbiamo chiesto un intervento urgente dei prefetti e delle forze dell'ordine della Romagna”.

Lo Giudice era presente all'incontro con il prefetto Fulvio Rocco De Marinis, e commenta: “Il massimo esponente di palazzo del governo, rispondendo all'appello del sindacato Ugl, ha convocato i massimi rappresentati delle forze dell'ordine per affrontare il problema della sicurezza nell'attività di servizio delle guardie giurate e del trasporto valori”.

Il segretario provinciale del sindacato Ugl Sicurezza Civile di Forlì-Cesena, Rimini e Ravenna, Filippo Lo Giudice, ha elencato le criticità: “Considerati i tanti episodi di violenza a danno della categoria delle guardie giurate che si sono registrati anche in Romagna , si rende necessario mettere mano a livello nazionale al cosiddetto decreto Maroni che permette alle aziende di mandare anche soltanto una guardia giurata in pattuglia o in servizio di ronda, a differenza delle forze dell’ordine che svolgono in servizio in coppia, per garantirsi un’adeguata difesa. E dobbiamo rendere prassi l'invio di almeno tre guardie giurate nei servizi di portavalori. Una misura che riteniamo minima se si pensa che alcune aziende , per risparmiare sui costi , inviano soltanto una guardia giurata o al massimo due nel furgone per il trasporto contanti, rendendo più facile la vita alla criminalità”.

L'Ugl , che ha chiesto infine a Prefettura e forze dell'ordine di Forlì-Cesena, di segnalare il problema al ministero dell'Interno e al Parlamento, eha ribadito che seguirà costantemente anche in ambito locale il problema senza far venire meno la necessaria attenzione che richiede: “Verificheremo le misure che verranno adottate a tutela dei lavoratori del settore, visto che sempre più spesso le guardie giurate sono sempre più abbandonate a se stesse a favore dei guadagni delle aziende”: ha concluso il segretario provinciale del sindacato Ugl Sicurezza Civile di Forlì-Cesena, Rimini e Ravenna Filippo Lo Giudice.

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