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Cronaca

"ArteLibri", la libreria diventa vetrina per le esposizioni di arte contemporanea

Il ciclo espositivo denominato "ArteLibri" è curato dall'associazione culturale cesenate "spazinmente" con l'intervento del critico riminese Johnny Farabegoli

Aperta da Alberto Zazzeri all'inizio del 2019, Epoca Libri è una libreria specializzata in testi di Otto e Novecento, fuori catalogo e di modernariato, in special modo di arte e saggistica.  Ospiterà nella sede di via Fra' Michelino 38, a partire da sabato 8 febbraio, una serie di piccole esposizioni di arte contemporanea.

Il ciclo espositivo denominato "ArteLibri" è curato dall'associazione culturale cesenate spazinmente con l'intervento del critico riminese Johnny Farabegoli, e vedrà la partecipazione di artisti cesenati e romagnoli. Scopo delle esposizioni è la realizzazione di una interazione tra arte e libri, tra scrittura e rappresentazione, come illustrerà il critico riminese Johnny Farabegoli, a supporto dell'iniziativa.

Questo il calendario degli eventi del primo semestre:  Massimo Galuppi, "NeroManhattan" (pittura), da sabato 8 febbraio a giovedì 12 marzo, Vittorio Presepi, "DeliCartamente" (origami-kirigami) da sabato 14 marzo a mercoledì 8 aprile. Le esposizioni seguiranno gli orari di apertura della libreria con accesso libero e gratuito.

Si inizia sabato 8 febbraio con Massimo Galuppi, ex funzionario della Biblioteca malatestiana, con la mostra dal titolo "NeroManhattan". Galuppi, artista cesenate, ha all'attivo varie personali e partecipazioni a numerose collettive. Si tratta di una nuova serie di opere su carta in tecnica mista aventi ad oggetto lo skyline di Manhattan (da anni oggetto di ricerca artistica da parte di Galuppi). 

Esporre opere d’arte, di diversa natura, all’interno di una libreria, può configurarsi come un vero e proprio tentativo di gemellaggio culturale. Proprio questa corrispondenza è ciò che si vuole declinare presso la libreria Epoca Libri di Cesena, nella quale, con varia cadenza, saranno ospitate sia opere pittoriche, sia scultoree, sia fotografiche. Così, mentre la libreria si offre quale spazio espositivo, allo stesso tempo la molteplicità dei libri si tras-figura in articolata esposizione di forme e pensieri, rilegati questi ultimi tra i molteplici ripiani cartacei, ovvero le variegate pagine disponibili alla lettura, nella consueta espressione dell’opera artistica (si pensi ai cataloghi d’arte presenti). Così, ogni mostra proposta ci inviterà ad accostarci a forme e linguaggi quali segni profondi di una più ampia narrazione di senso. È in questo farsi spazio reciproco - di forme, immagini e parole (e sempre di “scrittura” si tratta) - che sta il senso più compiuto di questa proposta culturale, dove ogni rinnovata “esposizione” dovrà essere intesa sempre, e comunque, come semplice invito alla lettura, o meglio: come semplice invito alla contemplazione.

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